Il vulcano di Toba è considerato uno dei supervulcani più preoccupanti in assoluto. Si stima che questo vulcano, insieme a pochi altri in tutto il mondo, potrebbe produrre una super eruzione che creerebbe problemi globali per tutta l’umanità e sconvolgerebbe l’intero clima della Terra. Una delle più grandi eruzioni del vulcano di Toba di cui siamo a conoscenza avvenne circa 75.000 anni fa. Fu un’eruzione enorme con migliaia di chilometri cubi di materiali eruttati e centinaia di ceneri che seppellirono l’intera area di Sumatra con coltri spesse decine di metri, centinaia sotto le pendici del vulcano stesso.
Ma quando potrebbe avvenire una prossima eruzione? Si può fare una stima?
Vulcano di Toba passa il proprio tempo ad accumulare magma
Anche per tentare di rispondere a queste domande un team di ricercatori ha realizzato un nuovo interessante studio che è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences,[2] come riferisce un articolo oggi pubblicato sul sito dell’Università di Ginevra (UNIGE), istituto del quale fanno parte alcuni autori.
I ricercatori ritengono che questo vulcano passi i propri millenni di quietitudine ad accumulare magma nel suo serbatoio fino a quando, ad un certo punto, si verificano le condizioni per l’esplosione che può poi sfociare in una normale eruzione oppure in una super eruzione.
Sempre meno tempo tra una super eruzione e l’altra?
Tra le supereruzioni di questo vulcano di cui siamo a conoscenza, una è avvenuta 840.000 anni fa, un’altra, quella più nota, 75.000 anni fa. L’eruzione di 840.000 anni fa è avvenuta dopo 1,4 milioni di anni durante i quali è stato immagazzinato il magma mentre la super eruzione di 75.000 anni fa ha visto il tempo di accumulo protendersi, dopo un’eruzione precedente, solo per 600.000 anni, come spiega Luca Caricchi, ricercatore dell’UNIGE e autore dello studio.[1] Il tempo di accumulo del magma per due supereruzioni abbastanza simili sembra essersi dunque dimezzato: questo dimostra che c’è un ritmo sempre più veloce di immagazzinamento del magma e quindi che passa sempre meno tempo tra una super eruzione e l’altra?
Differenze nei tempi di accumulo del magma
I ricercatori fanno intendere che potrebbe essere una possibilità. La differenza nel tempo di accumulo tra un’eruzione l’altra si spiegherebbe con l’aumento progressivo della temperatura della crosta continentale che forma il serbatoio: man mano che il magma viene immagazzinato nel serbatoio, la temperatura circostante si alza e si riscalda la crosta e dunque il magma stesso si raffredda più lentamente, cosa che accelera il tasso di accumulo in quello che è un circolo vizioso, come riferiscono i ricercatori.
Lo studio degli zirconi
I ricercatori hanno analizzato le tracce di uranio e di piombo negli zirconi dell’area del vulcano Toba. Gli zirconi sono particolari minerali spesso oggetti di studio quando bisogna analizzare le tracce nelle rocce sedimentarie per acquisire informazioni su un lontano passato. La loro utilità sta nel fatto che possono “catturare” al loro interno anche l’uranio. Con il passare del tempo l’uranio tende a decadere in piombo, come spiega Ping-Ping Liu, professore della Facoltà di Scienze della Terra e dello Spazio all’Università di Pechino, nonché primo autore della ricerca. Analizzando con precisione le quantità di piombo e di uranio negli zirconi si può dunque determinare l’età di questi ultimi e, in questo caso, le date delle eruzioni.
Il sollevamento dell’isola al centro del lago
La caldera del vulcano Toba, formata da queste eruzioni, è oggi un lago al cui centro c’è un’isola che col tempo si è sollevata dall’acqua proprio per la spinta del magma nel bacino sottostante. Ping-Ping Liu spiega che questi isola sta continuando a fuoriuscire dall’acqua aumentando in altezza. Ciò suggerisce che il vulcano è ancora attivo, anzi sta accumulando magma in attesa di una prossima eruzione.
La stima della prossima eruzione
Anzi, i ricercatori, come spiega Caricchi, hanno anche stimato la quantità di magma che dovrebbe oggi trovarsi nel serbatoio del vulcano Toba: circa 320 km cubici che si stanno accumulando al ritmo di quattro km cubici ogni 1000 anni. Se la super eruzione avvenisse oggi, sarebbe una catastrofe globale. Tuttavia Caricchi spiega che, in base ai dati raccolti, si può stimare che la prossima super eruzione delle dimensioni di quella di 75.000 anni fa potrebbe verificarsi più o meno tra 600.000 anni. In ogni caso eruzioni minori potrebbero verificarsi nel frattempo.
Note e approfondimenti
- The silent build-up to a super-eruption – Communiqués de presse – UNIGE (IA)
- Growth and thermal maturation of the Toba magma reservoir | PNAS (IA) (DOI: 10.1073/pnas.2101695118)