
Alcuni ricercatori della Massachusetts Institute of Technology hanno dichiarato di essere arrivati a un buon grado di controllo per quanto riguarda lo spostamento di masse d’acqua con raggi di luce. La ricerca, pubblicata su Nature Communications, è stata realizzata per trovare un modo per separare facilmente il petrolio dall’acqua, una cosa che risulta altamente utile per quanto riguarda l’estrazione del greggio dai pozzi petroliferi.
Fino ad ora sono stati utilizzati metodi elettrostatici ma questi ultimi sono molto dispendiosi in termini energetici e difettano quando l’acqua è altamente salina.
Quello che è riuscito a ricreare il team di ricercatori è una sorta di superficie fotoresponsiva la cui composizione può essere alterata con l’esposizione della luce. Attraverso un complicato processo, la superficie che i ricercatori sono riusciti a ricreare si è rivelata altamente sensibile alla luce visibile.
Quando attivato dalla luce del sole, il materiale si è rivelato molto efficace per “demulsionare” la miscela di acqua e petrolio separandoli l’uno dall’altro.
“Ci siamo ispirati al lavoro nel fotovoltaico, dove la sensibilizzazione dei coloranti è stata utilizzata per migliorare l’efficienza dell’assorbimento della radiazione solare”, dice Kripa Varanasi, professor al MIT in ingegneria meccanica e uno dei principali ricercatori coinvolti dello studio.