
Quando si prepara il tè con l’acqua di rubinetto si possono creare al suo interno dei sottoprodotti della disinfezione come spiega un comunicato emesso dalla American Chemical Society.[1] Il comunicato presenta un nuovo studio a sua volta pubblicato su Environmental Science & Technology.[2]
- Trovati sottoprodotti residui della disinfezione dell’acqua sconosciuti
- Le analisi dei ricercatori
- Trovati 15 composti formatisi con reazione con il cloro
- Composti aloaromatici ad alto peso molecolare
- Disinfezione dell’acqua di rubinetto sicura e regolamentata
- Tè contiene moltissimi composti
- Note e approfondimenti
Trovati sottoprodotti residui della disinfezione dell’acqua sconosciuti
Secondo il comunicato stesso, tra i sottoprodotti residui della disinfezione dell’acqua che esce dai rubinetti delle case ci sono anche tracce di cloro. Questo cloro residuo può entrare in contatto con alcuni composti del tè e reagire con essi formando i suddetti “sottoprodotti della disinfezione” (disinfection byproduct, DBP).[2]
Le analisi dei ricercatori
I ricercatori hanno analizzato 60 tipi di DBP in tre tipi di tè e hanno trovato risultati inaspettati: nel tè preparato con l’acqua di rubinetto c’erano livelli più bassi dei 60 DBP considerati dai ricercatori rispetto all’acqua di rubinetto. Secondo i ricercatori cioè da spiegare nel fatto che molti di composti evaporavano oppure erano stati assorbiti dalle stesse foglie di tè. Tuttavia hanno anche trovato dei DBP sconosciuti i cui effetti sulla salute umana vengono definiti come “incerti”.[1]
Trovati 15 composti formatisi con reazione con il cloro
I ricercatori scoprivano che, anche se livelli di 60 DBP presi in esame risultavano più alti nell’acqua del rubinetto che nei tè preparati con l’acqua di rubinetto, essi comprendevano solo il 4% dell’alogeno organico totale (tutti i DBP che contengono alogeni) nel tè.
Inoltre i ricercatori hanno identificato, per la prima volta nel tè, 15 composti che probabilmente si erano formati a causa della reazione con il cloro dell’acqua del rubinetto di composti fenolici e polifenolici presenti nelle foglie del tè.
Composti aloaromatici ad alto peso molecolare
Come spiegano i ricercatori nell’abstract,[1] gran parte di questi alogenati sconosciuti è probabilmente composto da composti aloaromatici ad alto peso molecolare che si formano dalla reazione del cloro con i polifenoli.
Secondo i ricercatori ulteriori studi dovrebbero essere condotti “sull’identità e sulla formazione di questi DBP” per capire eventuali pericoli di tossicità per gli esseri umani.[1]
Gli stessi ricercatori fanno notare che non sono ancora stati stabiliti livelli considerati come “sicuri” per molti DBP.[1]
Disinfezione dell’acqua di rubinetto sicura e regolamentata
La disinfezione dell’acqua potabile che giunge nelle nostre case è assolutamente necessaria e pressoché sicura perché regolamentata a più livelli. Con questo processo l’acqua giunge praticamente depurata nei rubinetti. Viene ripulita, per esempio, anche dalla contaminazione microbica.
Uno degli aspetti negativi è però la formazione dei DBP. Questi ultimi possono formarsi da reazioni chimiche tra materia organica e inorganica con gli agenti per la disinfezione dell’acqua.[3]
Tè contiene moltissimi composti
Il tè, una delle bevande più consumate al mondo, contiene al suo interno moltissimi composti, all’incirca 500 quelli individuati dai ricercatori. Tra di essi ci sono i polifenoli, la caffeina, gli aminoacidi ed altri. Questi composti possono reagire con il cloro, come spiegano i ricercatori, formando i DBP.
Anche se alcuni di questi ultimi sono stati collegati a diverse malattie, finanche ad “esiti avversi della nascita”, da alcuni studi epidemiologici,[1] lo studio pubblicato su Environmental Science & Technology non ha analizzato questi eventuali collegamenti: i ricercatori si sono limitati solo ad analizzare quali composti si creavano all’interno del tè preparato con acqua di rubinetto.