
Teheran sta letteralmente sprofondando secondo un gruppo di scienziati che ha analizzato varie immagini satellitari ad alta risoluzione scattate tra il 2003 e il 2017. Gli stessi scienziati hanno trovato un significativo affondamento della città di circa il 10%.
Lo studio, pubblicato su Nature, parla di un fenomeno di subsidenza che tra l’altro ha provocato anche crepe gigantesche, veri e propri buchi che hanno inghiottito intere aree. Tra i danni alle persone vi è stato quello relativo ad un contadino rimasto intrappolato per ore in una fessura di circa sei metri di profondità dopo che si era aperta nel terreno. Questo senza parlare dei danni alle colture che queste crepe nel terreno stanno causando.
Secondo i ricercatori, l’attuale tasso di subsidenza di Teheran è tra i più alti ma registrati in tutto il mondo e ciò provoca, tra le altre cose, un più alto tasso di siccità dato che i canali relativi alle acque sotterranee sprofondano insieme al terreno. Le stesse acque non vengono reintegrate in maniera sufficiente dalle piogge.
Non si tratta, in ogni caso, dell’unica città che sta sprofondando: seppure in misura minore, sono vari i centri abitati nel mondo che mostrano un tasso di subsidenza notevole; tra di essi ci sono Venezia in Italia, alcune zone del Texas occidentale e della zona costiera della Louisiana e altre zone della California tra cui la valle di San Joaquin.
Per quanto riguarda il caso specifico di Teheran, sarebbe proprio nell’azione dell’uomo la causa di questi sprofondamenti; nello specifico la causa è da ricercare nel drenaggio delle acque sotterranee e in generale nelle trivellazioni, perlopiù illegali ed abusive.