Telescopio James Webb finalmente assemblato al 100%

Una delle fasi del montaggio finale del telescopio James Webb (NASA / Chris Gunn)

L’assemblaggio del telescopio spaziale James Webb è finalmente completo al 100%. L’annuncio è arrivato tramite un articolo pubblicato sul sito della NASA che definisce questo risultato “un’importante pietra miliare”.

Riunite le due metà del telescopio

Ingegneri e tecnici sono riusciti infatti ad attaccare le due metà del telescopio nei pressi di uno dei laboratori della Northrop Grumman a Redondo Beach, California.
Ingegneri e tecnici, con l’utilizzo di una gru, hanno alzato meccanicamente le due parti mettendole lentamente in posizione e assicurandosi che ogni punto di contatto combaciasse con quello giusto, non proprio un’operazione facilissima considerando che parliamo di un telescopio con uno specchio di 6,5 metri.

Momento importante

Si tratta di un momento che, sebbene non possa essere considerato come quello più importante in assoluto nella storia di questo telescopio, simboleggia comunque il compimento degli sforzi che migliaia di tecnici e persone, non solo della NASA ma anche di altri partner statali, industriali ed accademici, hanno realizzato negli ultimi vent’anni.

Lancio del telescopio James Webb

E quindi quando dovrebbe avvenire il fatidico lancio? La data non è stata spostata rispetto all’ultima previsione che era stata fatta dopo l’ennesimo rinvio. Si prevede che il lancio debba avvenire entro il 2021, anche se stavolta, nel comunicato stampa, non è stato fatto alcun accenno né al mese né all’eventuale periodo dell’anno, probabilmente per precauzione.

Il telescopio James Webb permetterà di eseguire osservazioni che nessun altro telescopio spaziale ha permesso in precedenza, in particolare alla luce infrarossa.
Una volta lanciato, il telescopio dovrebbe posizionarsi del punto di Lagrange 2, un punto particolare del nostro vicinato cosmico, considerando i campi gravitazionali del Sole e della Terra, che si trova a 1,5 milioni di chilometri di distanza da noi, dunque ben oltre la distanza che ci separa dalla Luna.

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