Telescopio James Webb praticamente pronto per il lancio

Il telescopio James Webb, il nuovo telescopio spaziale realizzato dalla NASA in collaborazione con l’agenzia spaziale europea e con l’agenzia spaziale canadese, è pressoché pronto per essere spedito in Guyana francese, nei pressi dello spazioporto europeo da dove avverrà il lancio definitivo.
Gli ultimi preparativi termineranno a settembre: a quel punto il telescopio viaggerà dalle strutture della Northrop Grumman situata in California fino alla Guyana francese attraversando il canale di Panama.

Forse è davvero arrivato il momento di lancio

Dopo diversi anni fatti di ritardi e di annunci forse è davvero arrivato il momento di lancio in quale potrebbe avvenire già entro ottobre di quest’anno se gli ultimi preparativi andranno come previsto.

Erede del telescopio spaziale Hubble

Il telescopio James Webb può essere considerato come il degno erede del telescopio spaziale Hubble anche se dispone di tecnologie molto più avanzate. L’altra grande differenza nei confronti di Hubble sta nel fatto che il James Webb raggiungerà una posizione molto più distante dalla Terra. A seguito del lancio, infatti, arriverà nella cosiddetta posizione di Lagrange 2 (L2), un punto distante circa 1,5 milioni di km dalla Terra. Una distanza molto maggiore dal punto orbitale di Hubble il quale dista solo 550 km dalla superficie terrestre, più grande anche della distanza della Luna (circa 400.000 chilometri)

Potrà osservare le atmosfere degli esopianeti

Uno dei vantaggi di una collocazione del genere relativa alla possibilità di osservare quelli che sono i componenti principali delle atmosfere degli altri pianeti. L’atmosfera terrestre, infatti, può complicare in maniera molto forte questo tipo di osservazioni in quanto questi elementi, naturalmente, esistono anche nella nostra atmosfera fanno da elemento di disturbo. Questo significa che i telescopi terrestri non possono effettuare queste osservazioni.
Quelli spaziali già esistenti, invece, non possono arrivare ad analizzare molte bande infrarosse in quanto i loro specchi non sono freddi abbastanza. Lo specchio di Hubble, per esempio, è mantenuto ad una temperatura di circa 15° centigradi, una temperatura che fa sì che lo stesso telescopio irradi esso stesso nella banda dell’infrarosso.
Lo specchio del James Webb, invece, verrà mantenuto ad una temperatura bassissima, -223° centigradi, un livello di temperatura necessario per le osservazioni all’infrarosso.

Impossibile qualsiasi missione di riparazione

Tra le altre cose una distanza del genere renderà praticamente impossibile qualsiasi missione di riparazione o di aggiornamento, cosa che invece ha riguardato Hubble negli anni passati.

Il James Webb partirà “impacchettato” e si aprirà come un origami

I progressi tecnologici hanno permesso ai tecnici di “impacchettare” letteralmente il telescopio come una sorta di origami, una caratteristica che permetterà allo stesso telescopio di essere più agevolmente trasportato nello spazio. Lo stesso telescopio comincerà a dispiegarsi quando sarà in viaggio verso la sua collocazione finale per aprirsi poi definitivamente.

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