Telescopio spaziale Gaia può scoprire anche “terremoti” sulle stelle: arriva l’asterosismologia

Rappresentazione artistica del telescopio spaziale Gaia. (credito: Spacecraft: ESA/ATG medialab; Via Lattea: ESA/Gaia/DPAC; Creative Commons — Attribution-ShareAlike 3.0 IGO — CC BY-SA 3.0 IGO. Ringraziamenti: A. Moitinho)

I ricercatori che lavorano con il telescopio spaziale Gaia dell’Agenzia Spaziale Europea annunciano il terzo rilascio dei dati con numerosi dettagli e informazioni di quasi 2 miliardi di stelle della via Lattea. Gli scienziati hanno scoperto, tra le altre cose, che il telescopio può individuare anche “terremoti” stellari.

Analizzata la luce delle stelle

Tra le tipologie di informazioni contenute nel nuovo catalogo ci sono quelle riguardanti le composizioni chimiche delle stelle, le loro temperature, la loro massa, la loro età e la velocità con la quale si allontanano oppure si avvicinano a noi.
Come spiega il comunicato dell’ESA, la maggior parte di questi dati sono stati raccolti tramite dati spettroscopici, analizzando la luce delle stelle che può essere suddivisa nei vari colori che la compongono.

Gaia può intercettare anche i “terremoti” delle stelle

Tra le varie informazioni raccolte quelle forse più sorprendenti riguardano la possibilità che il telescopio spaziale possa intercettare anche i “terremoti” che possono accadere sulla superficie delle stelle. Si tratta di movimenti che possono anche cambiare la forma della stella e il fatto che Gaia possa intercettarli per certi versi è sorprendente in quanto il telescopio non era stato costruito con questo scopo.

Oscillazioni globali che possono cambiare forma della stella

Nel corso di indagini precedenti il telescopio aveva già raccolto dati riguardanti le oscillazioni radiali delle stelle, fenomeni che possono provocarne il restringimento o il rigonfiamento periodici. Nel caso di queste oscillazioni, però, la forma della stella rimane pressoché la stessa. Con questi nuovi dati, invece, i ricercatori si sono accorti che il telescopio può intercettare anche movimenti che avvengono su più larga scala, oscillazioni non radiali che possono cambiare anche la forma globale della stella. Si tratta di movimenti che, come spiega il comunicato, sono molto più difficili da intercettare.

Tipi di vibrazioni mai intercettati in precedenza

I “terremoti” stellari sono stati individuati in migliaia di casi. In molti di essi il telescopio ha individuato tipi di vibrazioni mai intercettati in precedenza e in diversi casi sono stati individuati “terremoti” anche in stelle per le quali, secondo la teoria vigente, questi fenomeni non dovrebbero accadere.
Conny Aerts, ricercatrice del KU Leuven, Belgio, afferma che questi dati stanno aprendo allo studio di una nuova scienza, l’asterosismologia delle stelle massicce.

Note e approfondimenti

  1. Gaia Data Release 3
  2. Gaia DR3 papers – Gaia – Cosmos
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