
I ricercatori hanno fatto luce sullo straordinario meccanismo di autodifesa impiegato dalla specie di termiti Neocapritermes taracua. La loro ricerca, pubblicata sulla rivista Structure, [1] rivela come queste termiti utilizzino un enzima unico per difendere le loro colonie, anche a costo della loro vita.
Termiti con una difesa mortale
Le termiti Neocapritermes taracua possiedono una strategia di difesa senza eguali nel mondo degli insetti. Invecchiando, le termiti operaie accumulano uno speciale enzima, noto come laccasi blu BP76, in sacche sulla schiena. Quando la loro colonia è minacciata, queste termiti più anziane rompono i loro “zaini”, rilasciando l’enzima, che si mescola con un’altra sostanza nel loro corpo. Questa reazione produce un liquido tossico e appiccicoso pieno di benzochinoni, che immobilizza o uccide efficacemente gli aggressori. Tuttavia, questo meccanismo di difesa ha un costo elevato: la termite si sacrifica nel processo.
Svelare il mistero della stabilità degli enzimi
Lo studio approfondisce il modo in cui la potenzialmente esplosiva laccasi blu BP76 rimane stabile e funzionale per tutta la vita delle termiti. Gli scienziati, utilizzando la cristallografia a raggi X, hanno scoperto che la stabilità dell’enzima è dovuta a diverse strategie strutturali, tra cui un forte legame tra due amminoacidi vicino al sito attivo, che lo mantiene intatto anche nelle dure condizioni delle foreste pluviali tropicali.
Secondo Jana Škerlová, che ha guidato lo studio, questa durabilità è essenziale per il ruolo dell’enzima nella difesa delle termiti, assicurando che rimanga efficace quando è più necessario.
Una straordinaria illustrazione del design biologico
Questa scoperta è un esempio lampante di come la comprensione della struttura di una molecola possa fornire informazioni sui processi biologici. La stabilità unica dell’enzima consente alle termiti di trasportare questa sostanza esplosiva per tutta la vita, pronte a sacrificarsi per proteggere la loro colonia. La ricerca evidenzia la complessità e la sofisticatezza dei meccanismi di difesa naturali, dimostrando come le forme di vita sviluppino strategie specializzate per sopravvivere nei loro ambienti.