
La tigre della Tasmania (Thylacinus cynocephalus), conosciuta anche come lupo della Tasmania, è stato un animale che si è estinto nel corso della prima metà del secolo scorso, presente soprattutto nell’isola della Tasmania, sud dell’Australia.
Questo animale ha subito un percorso evoluzionistico strano in quanto durante in una prima fase aveva le sembianze di un qualsiasi altro marsupiali australiano ma poi, a causa dell’evoluzione, che agisce comunque su modifiche al DNA casuali, ha assunto le caratteristiche tipiche di un cane, un cambiamento che potrebbe aver contribuito poi alla sua estinzione, avvenuta in gran parte per l’azione umana a seguito dell’arrivo dei primi coloni europei in Tasmania nel 19º secolo.
A rafforzare questa teoria è un’ulteriore ricerca apparsa su Royal Society Open Science. In questo nuovo studio i ricercatori hanno utilizzato tecnologie tomografiche per scansionare 13 resti di esemplari di questo carnivoro conservati in varie collezioni.
Dopo aver sviluppato modelli 3D della tigre tasmaniana, i ricercatori sono giunti alla conclusione che la sua speciazione è iniziata come qualsiasi altra specie di marsupiale. La tigre vantava avambracci robusti, caratteristica tipica dei marsupiali affinché possono arrampicarsi all’interno della sacca della madre.
Tuttavia con il passare del tempo la tigre della Tasmania è diventata sempre meno dipendente dalla sacca della madre ed ha cominciato a sviluppare arti posteriori più lunghi degli arti anteriori assumendo le sembianze di un cane, di un lupo o di un dingo, un cane selvaggio tipico dell’Australia. Proprio la somiglianza con quest’ultimo, secondo gli scienziati, rappresenta un esempio di evoluzione convergente nei mammiferi. L’evoluzione convergente avviene quando due specie non collegate cominciano ad assomigliare per adattarsi allo stesso ambiente.
Fonti e approfondimenti
- Development of the Tasmanian tiger | Open Science (DOI: 10.1098/rsos.171914) (IA)
- Thylacinus cynocephalus – Wikipedia (IA)