
Il Tyrannosaurus rex è, ad oggi, l’unica specie classificata del genere Tyrannosaurus ma i paleontologi da tempo sospettano che potrebbero esserci specie distinte all’interno di questo gruppo. Un nuovo studio suggerisce proprio questo: un team di ricercatori ha analizzato i resti fossili di ossa e di denti di 37 esemplari di tirannosauri e, effettuando alcuni confronti, giunge alla conclusione che ci sono diverse differenze tra questi resti che potrebbero suggerire l’esistenza di altre due specie distinte.
Analisi dei resti di 37 tirannosauri
I ricercatori hanno effettuato le analisi dei resti di 37 tirannosauri, ritrovati nel Nordamerica, confrontando in particolare i livelli di robustezza del femore in 24 dei campioni. Hanno inoltre misurato la lunghezza e la circonferenza di questo importante osso delle zampe inferiori e hanno calcolato il diametro della base dei denti nonché lo spazio che intercorre tra le gengive.
Hanno scoperto che effettivamente le misure del femore cambiavano tra i vari campioni: alcuni erano più robusti, altri meno. Secondo i ricercatori non può essere una differenza che si può spiegare con il genere sessuale oppure con il livello di crescita di vari esemplari i cui resti sono stati analizzati.
Livello di robustezza dei femori
I ricercatori hanno infatti scoperto che in diversi esemplari giovani il livello di robustezza dei femori cambiava rispetto a diversi esemplari adulti e che per diversi esemplari adulti i femori a volte risultavano più gracili.
Inoltre anche le strutture della dentature variavano tra i vari campioni, sia adulti che più giovani. I ricercatori hanno inoltre confrontato i resti di tirannosauri con quelli di altre specie di teropodi, ritrovati in vari strati dei siti analizzati, giungendo alla conclusione che i resti degli strati più alti dei sedimenti mostravano forme più distinte rispetto ai resti degli esemplari degli strati più bassi e rispetto ai resti di altre specie di dinosauri.
Cambiamenti causati dall’evoluzione?
Gregory Paul, l’autore principale dello studio, suggerisce che questi cambiamenti probabilmente sono stati causati dall’evoluzione nel corso del tempo e che si sono dipanati da un antenato comune. Quest’ultimo mostra femori più robusti i quali poi sono diventati sempre più gracili negli esemplari delle epoche successive. Secondo i ricercatori si tratta di differenze che potrebbero essere sufficienti per la classificazione di nuove specie all’interno del genere Tyrannosaurus.
Classificazioni provvisorie di due nuove specie di tirannosauri
Anzi, i ricercatori hanno anche classificato due specie (al momento solo potenziali) di titanosauro che si affiancherebbero al rex Tyrannosaurus imperator e il Tyrannosaurus regina. Il primo, con femori più robusti, sarebbe collegato ai resti degli esemplari degli strati inferiori e degli strati medi, il secondo, con femori più gracili, sarebbe invece collegato ai resti degli strati superiori e intermedi.
Tuttavia si tratta di classificazioni provvisorie: gli stessi scienziati ammettono che queste differenze potrebbero essere ricondotte al dimorfismo sessuale oppure a semplici differenze individuali che possono comunque capitare in esemplari di una stessa specie. Ulteriori studi dovranno essere effettuati per capire se queste differenze fisiche possano effettivamente condurre alla classificazione di nuove specie di tirannosauri.