
I gatti domestici potrebbero ricevere troppo affetto, a livelli addirittura indesiderati da parte dello stesso animale, secondo un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports[1] e realizzato da ricercatori della Nottingham Trent University e dell’Università di Nottingham.
L’esperimento con 120 partecipanti
I ricercatori hanno svolto uno studio interessante coinvolgendo 120 persone le quali sono state portate in un centro di allevamento di gatti nei pressi di Londra. Qui i partecipanti dovevano passare cinque minuti interagendo con tre gatti che non avevano mai incontrato prima. I partecipanti venivano incoraggiati ad interagire con gli animali come farebbero con il proprio gatto a casa.
I più “esperti” toccavano i gatti nelle aree più “scomode”
I ricercatori scoprivano che i partecipanti che si descrivevano come conoscitori e più esperti dei gatti avevano probabilità più alte di toccare particolari aree del corpo dell’animale che questi ultimi possono trovare scomode o fastidiose. Tra queste aree ci sono le aree alla base della coda e quella della pancia. Inoltre i partecipanti che dichiaravano di aver passato il numero maggiore di anni con dei gatti a casa e quelli che dichiaravano di aver adottato numero maggiore di gatti, erano quelli con le probabilità più basse di offrire agli animali una scelta o un minimo di controllo nel corso delle interazioni fisiche. Questi soggetti umani toccavano i felini in misura maggiore e in regioni del corpo tra le meno preferite.
Anziani e nevrotici erano i più “fastidiosi” per i gatti
Infine i ricercatori notavano che le persone più anziane e quelle che, nel corso di particolari questionari, avevano mostrato punteggi più alti per quanto riguarda il “nevroticismo” erano i soggetti che tendevano a trattenere di più di gatti. Le persone più estroverse erano invece quelle che avevano probabilità più alte di toccare le aree meno preferite dagli animali.