
Un gruppo di ricercatori cinesi ha identificato la tossina alla base del veleno iniettato dal centopiedi dalla testa rossa cinese (Scolopendra subspinipes mutilans), definito anche centopiedi dalla testa dorata. Questo speciale verme è capace di iniettare un veleno potentissimo tramite il quale è in grado di uccidere anche prede molto più grandi, come ad esempio i topi. Questi millepiedi vivono essenzialmente in Asia e nelle Hawaii e, almeno fino ad ora, poco si sapeva sul grado di tossicità del veleno iniettato e sulle tossine che ne stanno alla base.
Una nuova ricerca, pubblicata su Proceedings of the National Academy of Sciences, cerca di sopperire a questo vuoto. I ricercatori dichiarano infatti di avere isolato la tossina presente nel veleno, tossina che essi stessi hanno denominato “Ssm Spooky Toxin” (“ssm” sono le iniziali del nome scientifico della specie).
Il funzionamento della tossina si basa sul blocco del potassio che non riesce più a spostarsi né verso le cellule né al di fuori di esse. Questo blocco taglia di netto le comunicazioni tra il cuore e il cervello tanto che il cuore stesso smette di battere perché non riceve più istruzioni.
Inoltre dopo il morso la vittima subisce anche problemi di respirazione in quanto il potassio si rivela importante anche per le cellule dell’apparato respiratorio.
Il veleno di questa specie di millepiedi, tuttavia, non risulta mortale per gli esseri umani: quando questi ricevono un morso possono al massimo sentire del dolore o del bruciore che può essere a volte anche tanto forte da dover ricorrere ad un antidolorifico, ma niente di più.
Fonti e approfondimenti
- Toxin in centipede venom identified (IA)
- Centipedes subdue giant prey by blocking KCNQ channels (IA)
- DOI: 10.1073/pnas.1714760115
- Autori ricerca: Lei Luo, Bowen Li, Sheng Wang, Fangming Wu, Xiaochen Wang, Ping Liang, Rose Ombati, Junji Chen, Xiancui Lu, Jianmin Cui, Qiumin Lu, Longhua Zhang, Ming Zhou, Changlin Tian, Shilong Yang, Ren Lai
- Crediti immagine: PNAS
- Chinese red-headed centipede – Wikipedia (IA)