
Un metodo con il quale parassita Toxoplasma gondii, che di solito vive in gatti e altri animali a sangue caldo ma che può essere trasmesso anche all’uomo, invade le cellule del corpo è stato scoperto da un gruppo di ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università dell’indiana.
I ricercatori, come spiega Leonardo Augusto, del Dipartimento di Farmacologia e Tossicologia e autore principale dello studio apparso su mBio, hanno infatti scoperto che questo parassita è capace di “dirottare” le cellule dei pazienti umani per diffondersi letteralmente in tutto il corpo raggiungendo organi anche distanti, tra cui il cervello.
Il Toxoplasma gondii è probabilmente il parassita più diffuso nella popolazione mondiale: si pensa che fino ad 1/3 della popolazione di tutto il mondo ne sia infetto.
Gli esseri umani rimangono infettati quasi sempre tramite l’esposizione alle feci dei gatti. Tuttavia questo parassita può causare problemi solo in determinati pazienti e di solito solo quando riesce a raggiungere il cervello.
Anche quando raggiunge il cervello, può mettersi in “stasi” e può riattivarsi quando il livello immunologico diminuisce. In ogni caso può essere anche attivo a livello di eliminazione di cellule immunitarie proprio facendosi strada attraverso di esse, un comportamento denominato attività ipermigratoria.
I ricercatori dietro questo studio hanno scoperto questo parassita fa scattare una sorta di “sistema di allarme” nelle cellule in cui subentra, cosa che a sua volta porta all’attivazione della proteina IRE1.
Ne consegue uno spostamento della cellula in una posizione diversa, processo che il parassita usa come una sorta di taxi per diffondersi nel corpo.
I ricercatori hanno avuto conferma eseguendo esperimenti in laboratorio su cellule di cervello dei topi: dopo averle impoverite in termini di presenza di IRE1 e dopo averle infettate con il Toxoplasma, notavano che il parassita non riusciva più a muoversi.
Approfondimenti
- Toxoplasma study published in mBio (IA)
- Toxoplasma gondii Co-opts the Unfolded Protein Response To Enhance Migration and Dissemination of Infected Host Cells | mBio (IA) (DOI: 10.1128/mBio.00915-20)
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