Trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino Astrazeneca, rischio molto basso secondo nuovo studio danese

Credito: geralt, Pixabay, 6225361

Un nuovo studio condotto da ricercatori di istituti danesi e norvegesi si concentra sugli effetti collaterali relativi al vaccino Oxford – AstraZeneca, ora venduto anche con il marchio Vaxzevria, realizzato per contrastare la COVID-19. Come segnala il comunicato presente sul sito della Facoltà delle Scienze della Salute dell’Università della Danimarca Meridionale,[1] si tratta di uno studio più completo rispetto agli altri fatti in precedenza in quanto in questa ricerca le persone vaccinate sono state seguite in maniera sistematica mentre per le altre ricerche i dati erano relativi perlopiù a reazioni avverse segnalate.[1]
Lo studio è stato pubblicato sul British Medical Journal.[2]

I ricercatori spiegano che, con questo metodo, sono riusciti ad ottenere “una panoramica completa del tasso di reazioni avverse”, come spiega Anton Pottegård, un professore dell’Università danese e uno degli autori dello studio.
Gli stessi ricercatori ci tengo a precisare che si tratta di risultati che non sono in conflitto con le valutazioni effettuate dall’agenzia europea per il farmaco
(EMA) e che quindi il vaccino può essere considerato sicuro e può essere considerato un farmaco che protegge da un’infezione potenzialmente fatale. In sostanza, secondo ricercatori, i benefici del vaccino AstraZeneca superano i rischi e ciò vale sia a livello sociale che a livello di singolo destinatario del vaccino.[1]

In totale i ricercatori hanno seguito per 28 giorni 280.000 persone vaccinate in Danimarca e in Norvegia con un’età compresa tra i 18 e i 65 anni. I ricercatori hanno confrontato gli effetti collaterali con gli stessi sintomi presenti nella popolazione e la loro incidenza di base.
Anche se non hanno riscontrato un aumento dell’incidenza di questi sintomi per gran parte degli eventi avversi studiati, i ricercatori hanno trovato un collegamento tra un aumento dei coaguli di sangue nelle vene (coaguli di sangue venoso), compreso un aumento dei coaguli di sangue nelle vene del cervello, su un soggetto vaccinato ogni 40.000. Si tratta dunque di coaguli di sangue molto rari, una condizione conosciuta come trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino o VITT. Secondo i ricercatori il rischio per il singolo vaccinato è considerabile ancora come molto basso.[1]

Note e approfondimenti

  1. Danish-Norwegian registry study on adverse reactions after AstraZeneca vaccination has now been published (IA)
  2. Arterial events, venous thromboembolism, thrombocytopenia, and bleeding after vaccination with Oxford-AstraZeneca ChAdOx1-S in Denmark and Norway: population based cohort study | The BMJ (IA) (DOI: 10.1136/bmj.n1114 ()
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