
Secondo un articolo apparso sul sito dell’Università dell’Australia Meridionale,[1] assumere troppa caffeina potrebbe aumentare il rischio di incorrere nell’osteoporosi. I ricercatori hanno fatto questa scoperta analizzando gli effetti del caffè sulle modalità con le quali i reni governano gli afflussi di calcio nel corpo. Hanno notato che un’assunzione di circa 800 mg di caffeina in un tempo di circa sei ore può rendere doppia la quantità di calcio che si perde con le urine.[1]
La “cultura del caffè”
Secondo lo stesso comunicato si tratta della prima ricerca che analizza gli effetti dell’assunzione di dosi troppo alte di caffeina a breve termine sulla regolazione da parte dei reni di calcio, sodio e creatinina per quanto riguarda le persone adulte sane.
Secondo Hayley Schultz, una delle ricercatrici impegnate dello studio, sta emergendo una certa “cultura del caffè” quindi venire a conoscenza di dati e di informazioni come queste risulta ancora più importante.
Anzi, la stessa ricercatrice ritiene che la caffeina sia una droga ricreativa, tra le più diffuse nel globo tanto che l’80% delle persone adulte consuma almeno una bevanda che la contiene al giorno.[1]
800 mg di caffeina al giorno aumentano calcio perso con urine del 70%
La caffeina, come spiega la ricercatrice, è uno stimolante comune usato un po’da tutti per cominciare la giornata o anche solo per stare allerta e per contrastare la sonnolenza. Si tratta di vantaggi indubbi ma è importante conoscere anche eventuali effetti “collaterali” e, come questo studio insegna, uno di questi è rappresentato dalle modalità con cui i reni regolano il calcio.
I risultati ottenuti mostrano che un consumo di 800 mg di caffeina durante una giornata lavorativa tipica può aumentare l’afflusso del calcio nelle urine del 70%. Ciò può provocare una carenza potenziale la quale, a sua volta, può avere effetti negativi sulle ossa.[1]
Osteoporosi
Uno di questi effetti negativi è proprio l’osteoporosi. L’osteoporosi è una condizione cronica, talvolta debilitante e dolorosa, che fa sì che le ossa siano meno resistenti in quanto meno dense. La condizione favorisce le fratture ed è maggiormente diffusa tra le donne. Si verifica in particolare quando c’è carenza di calcio (e di altri importanti minerali), cosa che può accadere quando il corpo non riesce ad assumerne abbastanza oppure, come questo studio ha dimostrato, quando lo perde tramite le urine.[1]
Lo studio in doppio cieco
I ricercatori hanno effettuato uno studio clinico in doppio cieco: parte dei partecipanti doveva masticare caffeina, un’altra parte una gomma placebo. La masticazione doveva durare per cinque minuti ad intervalli di due ore per un totale di sei ore. I partecipanti che masticavano caffeina assumevano un quantitativo equiparabile a circa 800 mg.[1]
Quantità media di caffeina al giorno
Secondo quanto spiega Stephanie Reuter Lange della UniSA,, un’altra attrice dello studio, un quantitativo medio per quanto riguarda l’assunzione di caffeina può essere stimato in circa 200 milligrammi, uno quantitativo equivalente a circa due tazze. 800 mg, dunque, equivarrebbero a otto tazze, un quantitativo che diverse persone consumano ogni giorno quasi.
Inoltre ci sono persone, come gli adolescenti o gli atleti professionisti, che fanno uso di bevande che contengono caffeina e anche questo gruppo di persone può essere inserito nella fascia di quelle a rischio di carenza di calcio e di problemi alle ossa come l’osteoporosi.
“La caffeina con moderazione ha sicuramente i suoi pro. Ma capire come un consumo eccessivo potrebbe aumentare i rischi di una malattia altamente prevenibile come l’osteoporosi è importante”, spiega la ricercatrice.[1]