
La NASA terminerà presto la missione del lander InSight che sta operando sulla superficie di Marte da quasi tre anni. Il lander robotico fu sviluppato soprattutto per analizzare le zone profonde del pianeta, la sua geologia e anche la sua attività sismica.
Polvere si è raccolta sui pannelli solari
Si prevedeva la fine della missione a dicembre di quest’anno ma un comunicato della NASA ha annunciato che le operazioni scientifiche saranno terminate entro luglio.
C’è stato infatti un problema: la polvere si è raccolta sui pannelli solari della sonda limitandone le funzioni.
Missione InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport)
La missione InSight (Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport) può essere considerata comunque un successo. Il lander ha ottenuto notevoli risultati per quanto riguarda la misurazione del campo magnetico marziano e ha rilevato più di 1300 terremoti, dati che, anche per gli anni a venire, consentiranno ai ricercatori di realizzare molti studi.
Il lander fu lanciato il 5 maggio 2018 ed è atterrato nella Elysium Planitia, una vasta pianura nei pressi dell’equatore di Marte, il 26 novembre dello stesso anno.
Ultrasensibile sismometro
Il lander dispiegò il suo ultrasensibile sismometro grazie al quale i ricercatori hanno rilevato più volte le onde sismiche provenienti anche da zone molto lontane dal punto di osservazione. Queste analisi hanno permesso di studiare l’interno del pianeta.
Nel febbraio del 2019 si ebbe il primo problema: i tecnici da Terra non rilevarono segnali per quasi 2 mesi. Solo nell’aprile dello stesso anno la sonda rilevò il primo terremoto e da allora tantissimi altri “martemoti” sono stati individuati tra cui un terremoto di magnitudo 5 rilevato il 4 maggio. Quel terremoto in particolare, come spiega Brigitte Knapmeyer-Endrun, una sismologa planetarie dell’Università di Colonia, fu più grande di tutti gli altri terremoti individuati su Marte fino ad allora.
Mantello marziano
La Sonda Inoltre permesso di studiare il mantello marziano, lo strato tra il nucleo interno e la crosta superficiale. Sulla Terra il mantello è fatto di due strati rocciosi mentre il mantello marziano sembra essere composto da un solo strato.
Mappa dell’interno marziano molto più sofisticata
Grazie a questa missione ora gli scienziati hanno una mappa dell’interno marziano molto più sofisticata con dettagli che per anni aiuteranno gli stessi ricercatori a capire come si è formato il pianeta. I dati saranno d’aiuto anche per capire come si è formata la nebulosa solare, 4,5 miliardi di anni fa, da cui si sono formati poi tutti pianeti del sistema, come spiega Bruce Banerdt, uno scienziato del Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA, uno dei responsabili della missione di InSight.