
Anche il ghiaccio polare della Groenlandia e dell’Antartide risulta inquinato dalla plastica e almeno fino a 14 metri di profondità. È la conclusione ottenuta da un team di ricercatori di varie università tra cui quella di Utrecht, quella di Copenhagen e quella di Bruxelles.
Trovate anche particelle di pneumatici
Spesso pensiamo alle aree polari come a quelle più incontaminate, luoghi dove non penseremmo di incontrare rifiuti plastici. Eppure è quello che hanno trovato i ricercatori dopo aver analizzato alcune carote di ghiaccio prelevate dalla calotta della Groenlandia e dall’Antartide. Hanno scoperto quantità definite come “significative” di particelle di plastica dalla dimensione quasi nanoscopica. Diverse di queste particelle provengono da pneumatici.
La plastica può causare degli effetti tossici sulla vita, come spiegano i ricercatori.
C’era soprattutto polietilene
Lo stesso comunicato spiega che i ricercatori hanno usato nuovi metodi per calcolare i livelli di nanoplastica, particelle su scala nanometrica intrappolate nel ghiaccio. Hanno prima prelevato varie carote di ghiaccio fino ad una profondità di 14 metri dalla calotta della Groenlandia e dal ghiaccio marino dell’Antartide.
Hanno quindi analizzato il ghiaccio in laboratorio per scoprire c’erano quantità importanti di nanoplastiche, in particolare polietilene che rappresentava più della metà del quantitativo totale. Hanno poi trovato anche tracce di polipropilene (PP), polietilene tereftalato (PET), polistirene (PS) e cloruro di polivinile (PVC).
La plastica viaggia attraverso i mari e viene anche trasportata dal vento
In media i ricercatori scoprivano 13,2 ng/mL di plastica nel ghiaccio groenlandese e 52,3 ng/mL di plastica nel ghiaccio del Mare Antartico.
La plastica giunge attraverso i mari in varie parti del mondo, spesso anche terre incontaminate, come molti studi hanno dimostrato nel corso degli ultimi anni. Particelle di microplastiche e finanche di nanoplastica sono state infatti trovate in isole sperdute oppure sull’Himalaya (in questo caso trasportate dal vento).
Come arriva la plastica nei ghiacci polari?
Questo studio mostra che la stessa plastica può Facilmente introdursi Anche nel ghiaccio delle regioni polari. Secondo i ricercatori per finire nel ghiaccio dei circoli polari probabilmente la plastica viaggia con varie modalità di trasporto, da quello della circolazione marina fino al trasporto atmosferico. Ulteriori studi dovranno essere fatti per capire con precisione come questa plastica è prima arrivata ai poli e poi è rimasta incorporata nel ghiaccio.
E probabilmente sono necessari diversi decenni: molte delle particelle trovate risalgono agli anni 60 del secolo scorso.
Note
- Nanoplastics measurements in Northern and Southern polar ice – ScienceDirect (DOI: 10.1016/j.envres.2022.112741)