Un’importante scoperta archeologica è stata effettuata da un gruppo di archeologi dell’Università di Cincinnati a Pilo, in Grecia. I ricercatori stavano analizzando i resti della tomba del guerriero del Grifone, una tomba già conosciuta e risalente all’età del bronzo (all’incirca alle 1450 a.C.), scoperta già da ricercatori della stessa università nel 2015.
Nello stesso sito i ricercatori hanno trovato altre due tombe di forma alveare con molti manufatti e delicati gioielli nonché oggetti di ogni tipo che potranno aiutare storici ed archeologi ad ampliare le conoscenze che abbiamo delle primissime civiltà della Grecia antica.
All’interno delle tombe i ricercatori hanno inoltre ritrovato tantissime scaglie di foglie d’oro che, secondo gli stessi archeologi che hanno effettuato la scoperta, un tempo rivestivano le pareti delletombe.
Inutile dire che i ricercatori, capitanati da Jack Davis e Sharon Stocker, parlano di una scoperta importantissima, pari almeno a quella della tomba del guerriero del Grifone, così denominato in quanto, quando fu effettuato il primo ritrovamento nel 2015, fu ritrovata anche una placca d’avorio con incisa una creatura mitologica in parte aquila e in parte leone.
Tra i ritrovamenti effettuati anche un anello d’oro che raffigura due torri affiancati da covoni probabilmente d’orzo come rivelato da un paleobotanico consultato dagli stessi archeologi.
“È una scena interessante della zootecnia: il bestiame si mescola alla produzione di grano. È il fondamento dell’agricoltura”, riferisce Davis. “Per quanto ne sappiamo, è l’unica rappresentazione del grano nell’arte di Creta o della civiltà minoica.”