Trovato fossile di dente di ittiosauro nelle Alpi austriache, un mostro marino che era lungo più di 20 metri

Credito: Dotted Yeti, Shutterstock, ID: 2086421398

Il fossile del dente di un ittiosauro è stato analizzato in un nuovo studio apparso Journal of Vertebrate Paleontolog. Si tratta del fossile di dente di ittiosauro più grande mai scoperto. Lungo all’incirca 10 cm, il fossile potrebbe essere riconducibile a uno dei “mostri marini ” più grandi mai vissuti. Il ritrovamento è stato effettuato nella formazione Kössen, un’area delle Alpi calcaree settentrionali dell’Austria e della Germania in cui sono stati ritrovati diversi fossili del tardo triassico.

Ittiosauri sono apparsi sulla Terra durante il triassico medio

Gli ittiosauri sono apparsi sulla Terra durante il triassico medio, tra 252 e 201 milioni di anni fa. Si sono quasi tutti estinti durante l’evento di confine cenomaniano-turoniano, un’estinzione di massa avvenuta nel cretaceo, all’incirca 94 milioni di anni fa, quando molta della vita marina scomparve.[2] Questi rettili acquatici dopo pochi milioni di anni dalla loro comparsa divennero molto grandi e cominciarono a dominare letteralmente gli oceani.
L’ittiosauro più grande, tra quelli individuati, è lo Shastasaurus sikanniensis che poteva misurare fino a 21 metri di lunghezza, più o meno quanto una balena blu odierna. Secondo i ricercatori gli ittiosauri giganti del tardo triassico sono stati tra gli animali più grandi vissuti sul nostro pianeta.

I ricercatori non sono riusciti ad individuare la specie

Il dente fossile analizzato dai ricercatori è stato scoperto in una formazione in cui sono stati individuati anche altri fossili, tra cui quelli di alcune costole e vertebre di ittiosauri. Tramite confronti con altri fossili di ittiosauri (tra cui fossili di Shonisaurus popularis e di Shastasaurus sikkanniensis), i ricercatori hanno scoperto un modello unico per quanto riguarda la dentina, il tessuto duro che è alla base dei denti stessi. Tuttavia i ricercatori non sono riusciti ad individuare la specie a cui apparteneva anche perché il fossile era incompleto. Molto spesso i fossili dell’area della formazione Kössen sono soggetti a processi geologici come il movimento delle placche tettoniche, proprio quelli che hanno sollevato le Alpi, che nel corso di centinaia di milioni di anni hanno deformato i resti rendendone nella maggior parte dei casi impossibile la classificazione.

Famiglie Shastasaurus, Shonisaurus e Himalayasaurus

Il dente forse apparteneva ad una specie ancora più grande dell’Himalayasaurus, un genere estinto di ittiosauro vissuto durante il tardo triassico e i cui resti sono stati ritrovati nell’area del Tibet. L’Himalayasaurus aveva una lunghezza di più di 15 metri.
Insieme al dente sono stati analizzati durante lo studio anche i fossili di alcune costole e di alcune vertebre e tutti dovrebbero appartenere a giganteschi ittiosauri della famiglia. I ricercatori per ora li hanno inseriti nelle famiglie Shastasaurus, Shonisaurus e Himalayasaurus. Inoltre questo ritrovamento mostra che gli ittiosauri giganti devono aver abitato anche i mari della zona occidentale dell’oceano Tetide, un mare che, tra il permiano e il miocene, andava a separare l’Africa settentrionale dall’Eurasia.

Note e approfondimenti

  1. Full article: Giant Late Triassic ichthyosaurs from the Kössen Formation of the Swiss Alps and their paleobiological implications (DOI: 10.1080/02724634.2021.2046017)
  2. Ichthyosaur – Wikipedia in inglese
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