
Un ammasso di galassie che esisteva circa 13 miliardi di anni fa, ossia solo 800 milioni di anni dopo il big bang, è stato scoperto da un gruppo di ricercatori internazionali che hanno utilizzato i telescopi Subaru, Keck e Gemini.
I risultati sono stati pubblicati sull’Astrophysical Journal.
Ammassi di galassie primordiali
La più grande delle galassie nel gruppo, conosciuta come Himiko, era già stata scoperta 10 anni fa (il nome fa riferimento ad una dea del Giappone antico).
Si tratta di una scoperta importante perché indica che i grandi ammassi di galassie si sono formati più o meno subito a seguito della formazione delle stesse galassie, poche centinaia di milioni di anni dopo la nascita stessa del big bang.
Non è un superammasso
Non si tratta di un superammasso: oggi ci sono ammassi enormi che contengono anche centinaia di galassie, tuttavia le modalità di formazione e di aggregazione delle galassie in “ammassi” non sono mai state del tutto chiarite e questa ricerca può rappresentare un passo importante in tal senso.
Tra l’altro è proprio per questo che i ricercatori si stanno concentrando sui cosiddetti “protocluster”, rari ammassi di galassie primordiali, naturalmente difficili da individuare proprio per la loro distanza, sia nello spazio che conseguenzialmente nel tempo.
z66OD, un protocluster di 12 galassie
Grazie in particolare al telescopio giapponese Subaru, i ricercatori hanno scoperto z66OD, un protocluster di 12 galassie che risultano 15 volte più concentrate rispetto al livello medio degli ammassi di galassie di quell’epoca, 13 miliardi di anni fa.
Si tratta, tra l’altro, dell’ammasso di galassie più vecchio tra quelli primordiali individuati.
Galassia Himiko
Altra cosa che ha meravigliato i ricercatori è che la galassia Himiko, la più grande del cluster, non si trova al centro, come ci si aspetterebbe, ma ai margini, a circa 500 milioni di anni luce di distanza dal centro, come dichiara Masami Ouchi, l’astronomo che tra l’altro scoperto questa galassia nel 2009.
Uno dei prossimi passi sarà proprio capire perché Himiko non si trovi al centro di questo ammasso vecchio quasi quanto l’universo.