Uccelli australiani prevengono ondate di calore mangiando e bevendo in anticipo per poi non muoversi più

Taeniopygia guttata (credito: JJ Harrison, jjharrison.com.au, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

Con una ricerca pubblicata su Frontiers in Physiology, un gruppo di scienziati della Curtin University ha fatto una scoperta riguardante le modalità con cui una particolare specie di uccello può sopravvivere alle dure ondate di calore che sono solite colpire il territorio australiano.

Monitorando gli aspetti fisiologici e comportamentali dei diamantini (Taeniopygia guttata), uccelli passeriformi appartenenti alla famiglia degli estrildidi diffusi soprattutto in Australia e negli arcipelaghi vicini, i ricercatori hanno scoperto che questi uccelli del deserto riescono a sopravvivere anche a temperature di oltre 40 °C per tre o quattro giorni.

Dato che di solito gli uccelli sono molto sensibili agli aumenti di temperatura, questa cosa ha incuriosito i ricercatori della School of Molecular and Life Sciences che hanno deciso di effettuare uno studio più approfondito, anche perché capire come questi uccelli australiani rispondono alle ondate di calore potrebbe risultare fondamentale anche per prevenire le morti in massa che stanno caratterizzando molte altre specie di uccelli durante le sempre più frequenti ondate di calore che coinvolgono il territorio australiano.

I ricercatori hanno scoperto che i diamantini riescono a sopravvivere a temperature così elevate limitando o azzerando del tutto il proprio movimento nelle ore più calde della giornata e alimentandosi e bevendo preventivamente in preparazione dei periodi di inattività, come spiega Christine Cooper, autrice principale dello studio, in attività che coinvolge anche il processo metabolico del corpo.

Riescono a conservare quantità relativamente alte di acqua all’interno del proprio corpo e riescono a produrre molto meno calore metabolico proprio per la riduzione del movimento e delle attività in generale.
Si tratta di una previsione a breve termine delle stesse ondate di calore che risulta fondamentale per questa specie di uccello che sembra sopravvivere meglio di altre specie al calore più intenso.

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