Gli uccelli che si appollaiano sui fili delle linee elettriche e che rimangono fulminati possono scatenare anche gravi incendi come rileva un nuovo articolo di Science. Secondo l’articolo, sarebbero più di tre dozzine gli incendi gravi scoppiati tramite queste modalità solo negli Stati Uniti dal 2014 al 2018.
Un team di ricercatori ha realizzato un nuovo studio, apparso su Wildlife Society Bulletin, in cui esamina l’impatto degli uccelli che restano fulminati dalle linee elettriche sugli incendi negli Stati Uniti. Su 44 segnalazioni che hanno preso in esame hanno scoperto che 12 di esse si erano verificate in un’importante regione ecologica che va dall’Oregon meridionale e che attraversa tutta la California fino ad arrivare alle aree settentrionali del Messico. Si tratta di un’area che è già soggetta a gravi eventi di siccità e che è caratterizzata da un clima che fa sì che la vegetazione possa crescere velocemente durante l’inverno per poi seccarsi durante l’estate e quindi per diventare un’ottima fonte per la propagazione degli incendi.
La maggior parte degli incendi presi in esame era di dimensioni medio-piccole: molti di essi non bruciavano più di 1,2 ettari (un paio di campi da football). Tuttavia un paio di incendi si sono sviluppati su scala molto ampia, in particolare nell’Idaho.
Quello degli uccelli che vengono fulminati sui cavi elettrici è un problema emergente che sta diventando molto grave tanto che si sta già pensando di modificare le infrastrutture elettriche, in particolare in quelle aree che sono caratterizzate da inverni umidi e da estati molto calde e secche. I cavi, per esempio, potrebbero essere isolati oppure installati in modo da scoraggiare l’appollaiamento degli uccelli. Naturalmente queste infrastrutture risulterebbero più costose rispetto a quelle normali ma considerando che molti incendi possono poi svilupparsi su scale molto ampie forse, in alcuni casi e in alcune zone, l’idea è da prendere seriamente in considerazione.