Un consumo moderato di alcol non contribuisce necessariamente a una vita più lunga, come evidenziato da un nuovo rapporto pubblicato su Journal of Studies on Alcohol and Drugs, [1] che esamina le metodologie errate di studi precedenti che suggeriscono tali benefici.
Sfatando il mito dell’alcol
La convinzione radicata che bere moderatamente, come un bicchiere di vino al giorno, favorisca la salute è stata messa in discussione da una nuova ricerca. Secondo il rapporto del Journal of Studies on Alcohol and Drugs, molti studi passati che affermavano benefici per la salute derivanti da un consumo moderato di alcol soffrono di significativi difetti di progettazione. Questi studi spesso confrontavano i bevitori moderati con gruppi che includevano ex bevitori che avevano smesso a causa di problemi di salute, facendo apparire i bevitori moderati più sani al confronto.
Analisi delle ricerche passate
Tim Stockwell, Ph.D., del Canadian Institute for Substance Use Research presso l’Università di Victoria, e il suo team hanno analizzato 107 studi sulle abitudini di consumo di alcol e la longevità. Hanno scoperto che mentre i dati iniziali suggerivano che i bevitori moderati avevano un rischio di morte inferiore del 14% durante il periodo di studio rispetto agli astemi, un’analisi più approfondita raccontava una storia diversa. Concentrandosi su studi di qualità superiore che includevano partecipanti più giovani e astemi correttamente categorizzati, i presunti benefici per la salute del bere moderato sono scomparsi.
La qualità degli studi è importante
Gli studi di qualità superiore hanno indicato che il bere moderato non era correlato a una maggiore durata della vita. Al contrario, studi di qualità inferiore, che includevano partecipanti più anziani e non distinguevano tra ex astemi e astemi per tutta la vita, suggerivano un collegamento positivo tra bere moderato e longevità. Questa discrepanza evidenzia l’importanza della progettazione dello studio nella valutazione dei risultati sulla salute correlati al consumo di alcol.[2]