Un parassita a cui “piace la retina” e che infetta 66% delle persone oggetto di nuovi studi

Credito: Kateryna Kon, Shutterstock, ID: 2137877693

Un parassita che, secondo quanto riferiscono due ricercatori di oftalmologia su The Conversation, può essere rilevato nel corpo del 66% delle persone e a cui “piace molto la retina”, è stato oggetto di un nuovo studio condotto nell’Australia occidentale.[1]

Toxoplasma gondii

Parliamo del Toxoplasma gondii, un protozoo parassitario che può causare la toxoplasmosi. Questo parassita può praticamente infettare tutti gli animali a sangue caldo ma nei felini può avvenire la sua riproduzione sessuale. Per questo il parassita viene di solito associato ai gatti.[2]

Toxoplasmosi può coinvolgere anche l’occhio

Come spiega ScienceAlert, la relativa malattia, denominata toxoplasmosi, può coinvolgere anche l’occhio, anzi il tessuto nervoso a molti strati che lo riveste sembra essere un luogo ambito per questo parassita. L’infezione nell’occhio può provocare infiammazione retinica e cicatrici retiniche permanenti.[3]

Toxoplasmosi oculare

Quando coinvolge l’occhio, la toxoplasmosi viene detta anche “toxoplasmosi oculare”, una condizione che, quando colpisce le persone anziane oppure con un sistema immunitario più debole, in alcuni casi anche durante la gravidanza, può risultare più grave.
Tra i sintomi da infiammazione causata da toxoplasmosi oculare c’è la visione offuscata ma nei casi più gravi, quando l’infiammazione diventa cicatriziale, ci possono essere anche danni permanenti alla vista.[3]

Parassita presente nel 66% delle persone analizzate

L’articolo, realizzato da due autori, Justine R. Smith, professore di salute degli occhi della vista della Flinders University, e João M. Furtado, professore associato di oftalmologia l’Università di San Paolo, poi cita due interessanti studi. Il primo, condotto da ricercatori dell’Università Edith Cowan, riporta dati interessanti in relazione alla diffusione. I ricercatori hanno eseguito dei test su 150 soggetti provenienti da Busselton, una comunità dell’Australia occidentale, rilevando che gli anticorpi IgG anti-T. gondii erano presenti nel 66% delle persone.[4]

50% degli occhi dei pazienti con toxoplasmosi oculare con visione ridotta

In un altro studio, pubblicato a febbraio del 2021, i ricercatori hanno scoperto che nel campione di pazienti con toxoplasmosi oculare analizzato nel 50% degli occhi la visione risultava ridotta e più bassa di quella considerata come minima per la guida. I ricercatori rilevavano, inoltre, che il 25% degli occhi risultava “reversibilmente cieco”.[5]

In Australia ci sono tanti gatti selvatici

Secondo i ricercatori l’entità del problema riguardante la toxoplasmosi oculare attualmente non è davvero conosciuta, neanche dalla comunità medica. I ricercatori ricordano che in Australia in particolare sono presenti non solo i gatti domestici ma anche popolazioni definite come “enormi” di gatti selvatici. Anche se l’infezione da toxoplasma non è curabile, spiegano i ricercatori, può essere comunque prevenuta anche facendo attenzione a cuocere bene la carne, altro possibile vettore del parassita, oppure congelandola prima della cottura in modo che il parassita venga ucciso.[1]

Note e approfondimenti

  1. One in three people are infected with ‘Toxoplasma’ parasite – and the clue could be in our eyes
  2. Toxoplasma gondii – Wikipedia in inglese
  3. Parasite Infecting Up to 50% of People ‘Really Likes The Retina’, Scientists Say
  4. “Seroprevalence and associated risk factors of Toxoplasma gondii infect” by Aus Molan, Kazunori Nosaka et al. (DOI: 10.1016/j.cegh.2020.02.005)
  5. Clinical manifestations and visual outcomes associated with ocular toxoplasmosis in a Brazilian population | Scientific Reports (DOI: 10.1038/s41598-021-82830-z)
Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo