Un razzo di SpaceX si schianterà sulla Luna

Credito: Willgard, Pixabay, ID: 6761335

sei anni fa un razzo di SpaceX lasciò la Terra per portare nello spazio il satellite Deep Space Climate Observatory, commissionato dal NOAA statunitense, affinché quest’ultimo raggiungesse il punto di Lagrange L1, un particolare punto orbitale situato più di 1 milione e mezzo di chilometri di distanza dal nostro pianeta.
Dopo aver lasciato l’atmosfera terrestre, il razzo Falcon 9 di SpaceX non aveva però il carburante necessario per ritornare verso l’atmosfera terrestre e cominciò a vagare in un’orbita caotica.

Razzo entrato in una strana orbita

Da allora, dal febbraio del 2015, lo stadio del razzo è entrato in una strana orbita facente parte del sistema Terra-Luna. Secondo gli esperti dovrebbe a breve avvicinarsi alla Luna fino al punto da schiantarsi sulla sua superficie. L’impatto dovrebbe avvenire entro marzo, come spiega Ars Technica.
L’appello è stato rilanciato da Bill Gray, autore del progetto Project Pluto. Si tratta di un’occasione che dovrebbe essere colta per capire come si formano i crateri sulla superficie del nostro satellite naturale.

Opportunità rara

Si tratta di un’opportunità infatti abbastanza rara: se gli astronomi riusciranno a capire con precisione la posizione del razzo prima dell’impatto sulla superficie della Luna, si potranno raccogliere dati molto interessanti riguardo non solo alla formazione dei crateri da impatto sulla Luna ma anche sulla sua geologia.
Il razzo è in effetti delle dimensioni di un piccolo asteroide tipico, di quelli che colpiscono la superficie della Luna periodicamente. Pesa all’incirca 4 tonnellate e colpirà la superficie della Luna ad una velocità di circa 2,5 chilometri al secondo.

Non sarà facile

Non sarà facile: anche data la velocità relativamente alta durante la caduta sarà difficile calcolare con precisione il punto dell’impatto. Anche perché ci sarà l’effetto del Sole che con i suoi raggi continueranno a “spingere”, anche se di poco, il razzo alterandone comunque l’orbita e rendendo più difficoltosi calcoli. Questi sono effetti non prevedibili ma comunque, secondo Gray, “molto piccoli”. Basterà eseguire periodicamente osservazioni fino al 4 marzo (la data prevista dell’impatto) in modo che tutti questi piccoli effetti non si accumulino.

È la prima volta

Diversamente dalla Terra, la Luna non ha un’atmosfera che possa creare un attrito particolare nei confronti del razzo in caduta. Diretto verso la Terra il razzo probabilmente brucerebbe dopo essere entrato nell’atmosfera, ma sulla Luna ci sarà un bell’impatto.
Quel che sembra certo è che a marzo capiterà qualcosa che probabilmente non è mai successa prima: un manufatto umano che colpisce involontariamente la superficie della Luna a velocità che nessun altro oggetto che è atterrato sul nostro satellite naturale ha mai raggiunto.

Note

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