Un virus per velocizzare i computer? Tra i tanti i metodi e le varie tecnologie, alcune delle quali anche molto futuristiche, ideate e teorizzate per velocizzare e per rendere sempre più efficienti i computer, quella dell’utilizzo di un particolare batteriofago è senza dubbio una delle più originali.
Uno studio, pubblicato su ACS Applied Nano Materials descrive come possibile utilizzare un virus per progettare un tipo migliore di memoria per computer.
Il metodo sarebbe utile in particolare per le memorie a cambiamento di fase, memorie non volatili a stato che sono una via di mezzo tra la RAM, un tipo di memoria molto veloce, e un disco rigido, una memoria più capiente ma più lenta e capace di archiviare a lungo termine. Tuttavia il suo utilizzo ha incontrato nel corso del tempo notevoli vincoli in quanto questo tipo di memoria utilizza un materiale particolare che può cambiare la sua forma, materiale che richiede alte temperature e forti consumi energetici.
Desmond Loke, ricercatore della Singapore University of Technology and Design, uno degli autori dello studio, dichiara che il suo team è riuscito a trovare “un modo per superare questo importante ostacolo utilizzando una tecnologia a filo sottile”. Utilizzando il batteriofago M13, una specie di virus, si possono infatti costruire efficientemente minuscoli fili di germanio-stagno-ossido a bassa temperatura. Secondo lo stesso Loke “Questa possibilità apre la strada all’eliminazione dell’archiviazione al millisecondo e ai delay di trasferimento necessari per far progredire il computing moderno”.
Fonti e approfondimenti
- Genetically engineering a better type of computer memory could lead to unprecedented advances in computer speed and efficiency – Innovation Toronto (IA)
- Biological-Templating of a Segregating Binary Alloy for Nanowire-Like Phase-Change Materials and Memory – ACS Applied Nano Materials (ACS Publications) (DOI: 10.1021/acsanm.8b01508) (IA)