Una civiltà avanzatissima potrebbe modificare le leggi fisiche dell’universo?

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La nostra tecnologia sta avanzando a ritmi che per certi versi sembrano esponenziali e che comunque hanno accelerato nel corso degli ultimi secoli e degli ultimi decenni. Ma esiste un limite fisico al progresso? Gli esseri umani, o anche una civiltà intelligente extraterrestre, potrebbero arrivare a modificare finanche le leggi fisiche dell’universo? È la domanda che si è posto un professore di astrofisica dell’Università di Rochester, Adam Frank, su Big Think.

Scala di Kardašëv

Il ricercatore prende prima in considerazione il concetto, molto interessante, della scala di Kardašëv. Secondo questa concezione, in termini di progresso tecnologico possono esistere sostanzialmente tre tipi di civiltà. C’è una civiltà di tipo I che può utilizzare tutta l’energia che arriva sul suo pianeta (dalla stella intorno a cui orbita). Forse noi arriveremo ad essere una civiltà di tipo 1 tra qualche secolo quando le nostre capacità di acquisire energia praticamente del tutto ciò che ci circonda sul nostro pianeta potranno esprimersi ai massimi livelli.
Una civiltà di tipo II potrebbe invece catturare tutta l’energia della stella intorno alla quale il pianeta orbita, dunque anche l’energia che non raggiunge direttamente il pianeta stesso. Il livello finale è quello della civiltà di tipo III. Una civiltà del genere potrebbe arrivare a sfruttare tutta l’energia prodotta da tutte le stelle della sua galassia.

Qualcuno è andato oltre

Tuttavia qualcuno ha proposto anche civiltà di tipo IV (una civiltà che potrebbe acquisire tutta l’energia del superammasso di galassie all’interno della quale la sua galassia è collocata), una civiltà di tipo V (una civiltà capace di sfruttare tutta l’energia dell’universo) e una civiltà di tipo VI (una civiltà che potrebbe sfruttare tutta l’energia del suo universo e anche quella di eventuali altri universi paralleli).

Una civiltà avanzatissima potrebbe cambiare le leggi fisiche dell’universo

Al di là delle speculazioni, alcune delle quali anche abbastanza fantasiose, la domanda che Frank si pone è più che legittima: una civiltà tecnologica potrebbe arrivare a modificare anche le leggi fisiche dell’universo?
Secondo il ricercatore una civiltà potrebbe diventare così avanzata tecnologicamente da poter cambiare anche le leggi fisiche dell’universo in cui si trova. Superato questo limite, però, la scala di Kardašëv non sarebbe più adatta per classificare una civiltà del genere in quanto ad una civiltà di questo livello non interesserebbe neanche più la raccolta di energia, probabilmente potrebbe crearla dal nulla.

Entra in ballo la materia oscura

E qui entra in ballo la materia oscura. Secondo l’astrofisico Caleb Scharf, questa elusiva e inafferrabile materia, della quale abbiamo dedotto l’esistenza solo tramite calcoli relativi alla gravità, potrebbe non essere stata la conseguenza di una qualche legge fisica naturale. Potrebbe essere il risultato dell’immane opera di ingegneria di una civiltà avanzatissima.

Perché creare la materia oscura?

Ma perché creare la materia oscura? Secondo Scharf una motivazione potrebbe essere ricondotta ai continui pericoli che caratterizzano l’universo. Con le sue radiazioni potentissime e con le sue onde d’urto provenienti da immani esplosioni, solo per citare due esempi, l’universo non sembra essere proprio un posto tranquillissimo e adattissimo per la vita. Una civiltà molto avanzata potrebbe usare una sorta di “stampante 3D” cosmica per caricare il suo mondo nel “lato oscuro” della materia oscura e non avere più problemi.

Anche l’espansione dell’universo potrebbe essere “artificiale”

Inoltre anche l’espansione dell’universo potrebbe essere opera di una civiltà intelligente. Una civiltà sufficientemente avanzata a livello tecnologico potrebbe aver avuto l’idea di far espandere l’universo per evitarne la morte termica e, sostanzialmente, per sopravvivere in eterno.

Note e approfondimenti

  1. Could an advanced civilization change the laws of physics? – Big Think
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