
Le nane bianche possono terminare la propria vita diventando stelle magnetiche secondo un nuovo studio condotto da due astronomi, Stefano Bagnulo dell’Armagh Planetarium & Observatory e John Landstreet dell’Università dell’Ontario occidentale. I ricercatori hanno calcolato che almeno una nana bianca ogni quattro finisce per essere una stella magnetica, almeno considerando i campioni presi in esame (152).
Che cos’è una nana bianca
Una nana bianca può essere considerata come l’ultimo stadio dell’evoluzione delle stelle. Ci appare con un colore molto bianco a causa dell’alta temperatura e della luminosità relativamente bassa. La nana bianca, infatti, è una vecchia stella molto compatta e piccola con un’altissima temperatura superficiale e con una massa che non differisce molto, però, dalla massa di una normale stella nonostante le dimensioni più piccole.
Le nane bianche sono fatte da un nucleo di materia calda e degenerata, con un livello di densità molto alto, e una parte esterna, una sottile fotosfera luminosa. Di solito le giganti rosse, quando perdono diversi strati del guscio esterno, diventano delle nane bianche a patto che la massa residua rimanga al di sotto di un certo valore.
33 nane bianche delle 152 analizzate erano magnetiche
I ricercatori hanno usato i dati raccolti da vari telescopi dislocati nelle Isole Canarie, nelle Hawaii e in Cile, per analizzare circa 152 nane bianche situate relativamente vicine al sistema solare (entro 65 anni luce di distanza).
I ricercatori hanno scoperto che 33 nane bianche delle 152 analizzate erano magnetiche. Scoprivano che il campo magnetico risultava più frequente in quelle nane bianche che avevano una massa superiore alla media, in particolare nelle stelle più giovani.
Campo magnetico più presente in nane bianche con nucleo cristallizzato
Infine scoprivano che la frequenza dell’esistenza del campo magnetico intorno alle nane bianche risultava più alta in quelle nane bianche che avevano subito un processo di cristallizzazione del nucleo rispetto a quelle nane bianche il cui nucleo era del tutto liquido. I ricercatori non hanno acquisito, infine, dati riguardanti eventuali segnali di decadimento dell’intensità di campi magnetici intorno alle nane bianche con campo magnetico con il passare del tempo.