
Da qualche anno si stanno analizzando con maggiore approfondimento varie specie di zanzare a causa del diffondersi di malattie quali la febbre di dengue, il virus Zika e la febbre gialla. Tra queste specie vi sono la Aedes aegypti e la Aedes aegypti, due tra i principali vettori di queste malattie. Poter controllare le popolazioni di queste zanzare, infatti, soprattutto in ambito cittadino, può rivelarsi fondamentale.
Un gruppo di ricerca brasiliano e statunitense si sta impegnando in particolare ad analizzare i cambiamenti microevolutivi, in particolare rispetto ai cambiamenti ambientali, che si verificano all’interno di queste specie, cambiamenti che possono far diminuire o far aumentare la popolazione.
Dopo aver raccolto varie centinaia di esemplari da 11 siti in tre aree della città di San Paolo, aree con diversi livelli di urbanizzazione, i ricercatori hanno notato una correlazione significativa tra i livelli di urbanizzazione e la forma delle ali.
A causa della selezione, alcune zanzare con una caratteristica forma delle ali si stanno adattando meglio rispetto alle altre come specifica anche Marrelli, autore dello studio e professore nel Dipartimento di epidemiologia della Sanità pubblica dell’Università di San Paolo ( FSP-USP): “Abbiamo riscontrato notevoli variazioni nella forma e nelle dimensioni dell’ala nelle popolazioni di A. cruzii nell’arco dei tre anni, cosa che suggerisce rapidi cambiamenti microevolutivi che probabilmente sono il risultato di forti pressioni selettive. È probabile che la biologia delle zanzare si sia evoluta in risposta ai disturbi nel suo habitat naturale, come osservato in questo studio in termini di variabilità della forma delle ali”.