
La tendenza è abbastanza chiara: gli Stati Uniti vogliono non solo tornare sulla Luna, facendo atterrare sul nostro satellite naturale di nuovo degli esseri umani, ma intendono cominciare ad eseguire esperimenti seri sulla sua superficie e, in una visione un po’ più a lungo termine, vogliono stabilire una vera e propria colonia.
Reattore nucleare sulla Luna per le future colonie
Un esempio arriva dal progetto per il quale NASA sta collaborando con l’Idaho National Laboratory del Dipartimento dell’Energia. L’agenzia spaziale statunitense vuole infatti costruire un reattore nucleare sulla Luna in modo che eventuali colonie future, o comunque insediamenti di medio o lungo periodo, possano sfruttare una fonte d’energia non solare. La stessa costruzione del reattore potrebbe avvenire già entro l’anno 2030.
Fission Surface Power Project
Secondo un comunicato emesso dall’Idaho National Laboratory, esiste un progetto denominato Fission Surface Power Project, che in una sua fase preliminare in quanto la NASA e i suoi partner stanno cercando proposte serie da parte delle aziende leader nell’industria nucleare e in quella spaziale per sviluppare un innovativo reattore nucleare sulla Luna.
Si tratterebbe di una fonte di energia che durerebbe nel tempo, che sarebbe ad alta potenza e che, soprattutto, sarebbe indipendente dalla luce del sole.
Condizioni di base
L’impianto di fissione nucleare creerebbe la propria energia dividendo i nuclei atomici pesanti in nuclei più leggeri. Ne conseguirebbe il rilascio di energia. La tecnologia è già ben sperimentata qui sulla Terra ma trasportare il reattore sulla Luna è tutto un altro discorso.
La richiesta di nuove proposte da parte della NASA si basa su alcune condizioni di base: il reattore deve essere alimentato con l’uranio. Lo stesso reattore, inoltre, deve avere un particolare sistema di controllo della temperatura (le escursioni delle temperature sulla Luna vedono cambiamenti tra la notte e il giorno che potrebbero essere problematici). Infine il reattore deve poter erogare almeno 40 kW di potenza per almeno 10 anni.
Energia fondamentale per la futura esplorazione spaziale
Per quanto riguarda le dimensioni, dato che verrà lanciato con un razzo, il reattore deve adattarsi ad un cilindro di poco più di 3 metri e mezzo di larghezza e di circa 5 metri e mezzo di altezza.
Come spiega Jim Reuter nel comunicato dell’Idaho National Laboratory, avere un certo livello di abbondanza di energia è fondamentale per l’esplorazione futura dello spazio. I sistemi di alimentazione basati sulla fissione nucleare dovrebbero apportare diversi vantaggi rispetto ad altre soluzioni e potrebbero essere usati non solo sulla Luna ma anche su Marte.