Uso di cannabis in adolescenza predispone cervello ad uso di cocaina secondo studio

L’utilizzo precoce della cannabis rende i cervelli più giovani maggiormente sensibili alla prima esposizione alla cocaina: è questo l’interessante risultato raggiunto da un team di ricercatori della Columbia University e dell’Università di Cagliari.
I ricercatori hanno svolto esperimenti su ratti sia adolescenti che adulti. Nello specifico monitoravano il loro cervello dopo aver somministrato agli animali cannabinoidi sintetici psicoattivi e poi cocaina.

I ricercatori notavano cambiamenti molecolari ed epigenetici nei cervelli dei più giovani ma non ne cervelli dei topi adulti.
Nello studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, i ricercatori spiegano che questo può significare che un utilizzo eccessivo di cannabis nel corso dell’adolescenza rendere più sensibili i giovani all’utilizzo della cocaina e può facilitare l’uso continuo di questa sostanza tra gli individui più vulnerabili.

“Sappiamo dagli studi epidemiologici sull’uomo che le persone che abusano di cocaina hanno una storia di uso precoce di cannabis e che la risposta iniziale di una persona a un farmaco può avere un grande impatto sul fatto che continuino a usarlo. Ma rimangono molte domande su come la cannabis precoce l’esposizione colpisce il cervello”, spiega Denise Kandel, una delle autrici senior dello studio.

“Abbiamo scoperto che i ratti adolescenti che erano stati pre-esposti a WIN (un cannabinoide , n.d.r.) hanno avuto una reazione migliorata alla loro esposizione iniziale alla cocaina. In particolare, abbiamo osservato questo effetto negli adolescenti ma non nei ratti adulti”, riferisce Philippe Melas, uno degli autori dello studio.
Come spiega chiaramente la Kandel nel comunicato stampa che presenta lo studio, questa ricerca suggerisce che gli adolescenti che utilizzano cannabis regolarmente sono più predisposti nell’incorrere in una reazione favorevole al primo utilizzo della cocaina. Questo vuol dire che questi giovani avranno un rischio maggiore di un utilizzo ripetuto della cocaina e quindi saranno caratterizzati da un rischio maggiore di diventarne dipendenti.

Ciò è da spiegare con il fatto che l’esposizione ai cannabinoidi innesca cambiamenti nella corteccia prefrontale, così come hanno potuto osservare i ricercatori facendogli esperimenti sui topi, un’area che svolge varie funzioni tra cui quelle relative alla pianificazione a lungo termine e quella dell’autocontrollo.
Al rischio poi possono contribuire anche altre vulnerabilità quali quelle ambientali o genetiche.

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