Vaccino creato per tubercolosi 100 anni fa combatte anche altre infezioni, scienziati scoprono perché

Abstract grafico dello studio (credito: DOI: 10.1016/j.chom.2020.05.014 )

Un nuovo vaccino creato circa 100 anni fa per la tubercolosi e denominato BCG (acronimo di Bacillus Calmette-Guérin) riduce anche altre tipologie di infezioni, una sorta di effetto collaterale già conosciuto da diversi anni. Ora un team di ricercatori dell’Università di Bonn riesce a spiegare, in un nuovo studio, il perché.

Nel loro studio, pubblicato su Cell Host & Microbe, i ricercatori spiegano l’interessante e benaccetto effetto collaterale di questo vaccino, originariamente creato per la tubercolosi, un motivo che va al di là della cosiddetta “immunità addestrata”, ossia della capacità da parte del corpo di rispondere, a livello immunitario, sempre più efficientemente indipendentemente dal tipo di reinfezione.

I ricercatori, che hanno eseguito esperimenti su 15 volontari a cui hanno somministrato il vaccino BCG oppure una sostanza placebo, hanno trovato differenze che hanno definito come “sorprendenti” tra i due gruppi.
Le cellule immunitarie del sangue dei soggetti vaccinati rilasciavano un quantitativo di molto maggiore di messaggeri infiammatori, cellule definite citochine. Le citochine sono note perché rafforzano sistema immunitario indirizzando cellule specifiche verso il punto di infezione.

In più scoprivano che le cellule immunitarie dei soggetti vaccinati mostravano un’attività genica diversa rispetto ai soggetti del gruppo placebo.
L’aumento di produzione di citochinine “spiega perché la vaccinazione si traduce in una migliore risposta immunitaria a lungo termine”, spiega Mihai Netea, ricercatore dell’università Radboud a Nimega, Paesi Bassi, ed uno degli autori dello studio.

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