Vaccino per diabete di tipo 1, nuovi progressi con iniezioni della proteina GAD65

Credito: Sergei-Grin, Pixabay, 6262045

Lo scienziato Johnny Ludvigsson dell’Università di Linköping sta da diversi anni studiando la possibilità di poter “vaccinare” i soggetti con diabete di tipo 1 tramite l’inazione nei linfonodi di una particolare proteina denominata GAD65 (decarbossilasi dell’acido glutammico) contro la quale il sistema immunitario forma anticorpi nel diabete di tipo 1. Il progresso di questo percorso viene riportato in un nuovo studio pubblicato su Diabetes Care.[2]

Con l’iniezione di GAD65 nel corpo, infatti, il sistema immunitario potrebbe diventare più tollerante e si potrebbe contrastare la sua azione di danneggiamento di quelle cellule che producono l’insulina. Come spiega lo stesso Ludvigsson, anche poter ottenere una produzione molto piccola di insulina rispetto ad una condizione diabetica può essere molto benefico in quanto le persone diabetiche che non sviluppano il quantitativo necessario di insulina possono, anche con un piccolo apporto, sviluppare giusti livelli di zucchero nel sangue. Inoltre possono correre un rischio minore di andare incontro alla chetoacidosi, una condizione che vede un livello di insulina troppo basso.[1]

Il ricercatore, insieme al suo team, ha studiato l’effetto delle iniezioni di GAD-allume (Diamyd, un vaccino basato sul GAD65) nei linfonodi di 109 soggetti con diabete di tipo 1. Confrontando questi soggetti con quelli del gruppo placebo, i ricercatori non trovavano differenza nel grado di produzione di insulina ma scoprivano un effetto positivo per un sottogruppo di pazienti del primo gruppo (circa la metà del gruppo). Si tratta dei pazienti che possedevano la variante DR3-DQ2 dei geni HLA.[1]

“I pazienti del sottogruppo con geni HLA di tipo DR3-DQ2 non hanno perso la produzione di insulina così rapidamente come gli altri pazienti. Al contrario, non abbiamo visto alcun effetto significativo nei pazienti che non avevano questo tipo di HLA”, spiega Ludvigsson. Non venivano inoltre scoperti effetti collaterali desiderati.
Secondo lo stesso Ludvigsson, il trattamento con GAD-allume sembra dunque promettente oltre che semplice sicuro, per “preservare la produzione di insulina in circa la metà dei pazienti con diabete di tipo 1, quelli che hanno il giusto tipo di HLA”. Ulteriori studi andranno effettuati per capire la possibilità di creazione di un farmaco.

Note e approfondimenti

  1. Diabetes vaccine gives promising results in a genetic subgroup – Linköping University (IA)
  2. Intralymphatic Glutamic Acid Decarboxylase With Vitamin D Supplementation in Recent-Onset Type 1 Diabetes: A Double-Blind, Randomized, Placebo-Controlled Phase IIb Trial | Diabetes Care (IA) (DOI: 10.2337/dc21-0318)
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