La tanto discussa peste suina africana, che sta infettando i maiali di molti allevamenti in varie parti del mondo destando non poca preoccupazione non solo negli allevatori, potrebbe essere forse arrestata grazie ad un nuovo vaccino che per il momento funziona sui cinghiali.
Questi ultimi, una volta vaccinati, risultano infatti essere immunizzati contro la peste suina africana, come descritto nello studio pubblicato su Frontiers in Veterinary Science.
Si tratta del primo studio che dimostra che esiste un vaccino per questa malattia suina, tuttavia ulteriori approfondimenti dovranno essere effettuati per esaminare correttamente il comportamento di questo vaccino anche su altri ceppi del virus.
Come specifica Jose Angel Barasona, ricercatore presso il Centro di sorveglianza sanitaria VISAVET ed uno degli autori di questa ricerca, questo studio “dimostra l’efficacia del primo vaccino orale contro questa malattia sui cinghiali eurasiatici. Nel complesso, dimostriamo che l’immunizzazione orale dei cinghiali conferisce il 92% di protezione contro un ceppo altamente patogeno della peste suina africana, che attualmente circola in Asia e Europa.”
Il cinghiale, insieme al maiale, è l’animale più gravemente colpito da questo virus, soprattutto in Europa, e ad oggi nessuna misura di controllo è risultata efficace.
La svolta è arrivata quando è stato scoperto un cinghiale selvatico in Lettonia nel 2017 caratterizzato da un ceppo di questo virus insolitamente debole. I ricercatori sono stati in grado di creare un vaccino proprio per questo ceppo. Quando i ricercatori hanno inoculato nei cinghiali questo vaccino, gli animali hanno cominciato a produrre anticorpi contro il virus lasciando intendere che il vaccino funzionava.