
Il veleno di una lumaca di mare per migliorare l’insulina da somministrare ai pazienti diabetici? È la proposta di un gruppo di ricercatori della University of Utah Heal in uno studio apparso su eLife.
Si tratta di animali marini del genere Conus, solitamente a forma di cono, che per colpire le prede utilizzano veleni con 200 diversi composti e uno di questi è proprio l’insulina, un ormone di solito prodotto dal pancreas che regola la glicemia.
Già nel 2015, infatti, alcuni ricercatori avevano scoperto che la lumaca di mare Conus geographus usava uno specifico tipo di insulina per catturare le sue prede, sostanzialmente pesciolini. La lumaca inietta l’insulina nell’acqua che circonda il pesce i cui livelli di zucchero nel sangue si abbassano pericolosamente facendolo diventare una preda facile.
L’insulina è composta da due segmenti denominati A e B. Il segmento B consente al pancreas di immagazzinare l’ormone per un utilizzo successivo e in generale permette di attivare i recettori dell’insulina per segnalare al corpo di assorbire lo zucchero. L’insulina che viene prodotta oggi e che viene utilizzata dai diabetici contiene questo segmento B proprio con il fine di attivare il farmaco; questo segmento, però, ha anche l’effetto di ritardare l’azione del farmaco.
Esaminando la funzione di sette sequenze di insulina trovate nel veleno di tre specie di queste lumache, ossia Conus geographus, Conus tulipa e Conus kinoshitai, i ricercatori hanno scoperto che ogni specie produce un insulina con strutture che appaiono leggermente diverse ma tutte ad azione rapida in quanto marca proprio il segmento B che invece si trova nell’insulina umana.
“Stiamo iniziando a scoprire i segreti delle lumache coniche”, riferisce Safavi-Hemami. “Speriamo di poter utilizzare ciò che impariamo per trovare nuovi approcci per trattare il diabete”.
Fonti e approfondimenti
- Gory, freaky, cool: Marine snail venom could improve insulin for diabetic patients | EurekAlert! Science News (IA)
- Fish-hunting cone snail venoms are a rich source of minimized ligands of the vertebrate insulin receptor | eLife (DOI: 10.7554/eLife.41574) (IA)
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