
Le vendite di armi negli Stati Uniti continuano ad aumentare secondo un nuovo studio realizzato da un ricercatore della Northeastern University. Matt Miller, professore di scienze della salute ed epidemiologia, ha realizzato i dati raccolti tra il gennaio del 2019 e il maggio del 2021 per stabilire che in questo periodo circa 7,5 milioni di americani adulti (il 3% degli adulti statunitensi) sono diventati nuovi proprietari di armi.
I dati
Il ricercatore ha usato i dati raccolti da una società di ricerca, la Ipsos, dato che negli Stati Uniti non esiste un registro dei possessori delle armi a livello nazionale. I dati erano relativi a dei questionari a cui partecipanti dovevano rispondere e diverse delle domande erano incentrate sull’acquisto di armi da fuoco.
11 milioni di persone esposte ad armi in più
Il ricercatore ha scoperto che 5,4 milioni di nuovi proprietari di armi in questo periodo vivevano in case in cui non erano presenti armi. Il ricercatore ha infine calcolato che questi nuovi proprietari di armi hanno esposto più di 11 milioni di individui, tra cui 5 milioni di bambini, alla presenza di armi con tutti i pericoli che le possono conseguire.
“Passando da zero pistole a una pistola, il rischio di morire di morte violenta aumenta drammaticamente, non solo per il proprietario della pistola, ma anche per le altre persone della famiglia”, spiega lo stesso Miller.
Metà dei nuovi proprietari erano donne
Il ricercatore notava, inoltre, che metà dei nuovi proprietari di armi era rappresentato da donne e quasi la metà da persone di colore. Non c’è stato un grande cambiamento per queste categorie riguardo al trend dei nuovi proprietari di armi rispetto al periodo precedente a quello preso in considerazione.
Il cambiamento considerevole sembra essere rappresentato più che altro dal volume di persone che hanno acquistato armi da fuoco, come spiega lo stesso Miller.
Pandemia ha contribuito?
Si tratta di un periodo, quello preso in considerazione dal ricercatore, che coincide in parte anche con quello della pandemia di COVID-19. Il collegamento tra un maggiore acquisto di armi da parte della popolazione americana e la pandemia sembra essere dunque evidente. Altri eventi che, secondo il ricercatore, potrebbero aver contribuito ad aumentare il tasso di nuovi proprietari di armi negli Stati Uniti potrebbero essere ricondotti all’omicidio di George Floyd da parte di un poliziotto e all’insurrezione al Campidoglio del 6 gennaio 2021. Tuttavia il ricercatore non ha analizzato gli eventi che avrebbero potuto aumentare il tasso dei nuovi proprietari di armi, dunque si tratta solo di supposizioni.