
Sono diverse decine, più di 50, le cosiddette “galassie satellitari” che orbitano intorno alla via Lattea e la più grande di esse è la Grande Nube di Magellano (LMC). Un team di da ricercatori dell’Università della California a Riverside, ha scoperto che diverse di queste galassie una volta appartenevano proprio alla LMC e che sono state “strappate” via dalla stessa via Lattea con la sua maggiore forza gravitazionale.
Tra queste piccole galassie ce ne sono diverse nane e alcune anche abbastanza note tra cui la Galassia Nana della Fornace e la Galassia Nana della Carena.
La scoperta è stata possibile tramite le analisi dei dati del telescopio spaziale Gaia e grazie a simulazioni cosmologiche computerizzate.
Nelle simulazioni i ricercatori hanno utilizzato anche la materia oscura come elemento gravitazionalmente importante per scoprire che la via Lattea, nel corso di centinaia di milioni di anni, con il suo potente campo gravitazionale ha lacerato la stessa LMC oltre a rubare queste piccole galassie satelliti.
I risultati sono importanti perché confermano i modelli cosmologici riguardo alla struttura delle galassie, modelli secondo i quali debbono avere strutture “satelliti” composte da galassie più deboli che a loro volta possono avere ulteriori galassie satelliti più piccole, ma anche per comprendere la massa totale dell’LMC nonché per comprendere la formazione stessa della via Lattea.
Lo studio è stato pubblicato su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
Approfondimenti
- Dark and luminous satellites of LMC-mass galaxies in the FIRE simulations | Monthly Notices of the Royal Astronomical Society | Oxford Academic (IA) (DOI: 10.1093/mnras/stz2457)