Visite di follow-up virtuali a seguito delle operazioni chirurgiche con gli stessi membri dell’équipe chirurgica sono più convenienti e parimenti utili per i pazienti chirurgici secondo un comunicato emesso sul sito dell’American College of Surgeons.[1] “Penso che sia davvero prezioso per i pazienti capire che, nello scenario dello spazio virtuale, avranno ancora del tempo di qualità con il loro team chirurgico”, spiega Caroline Reinke, una professoressa associata di chirurgia dell’Atrium Health a Charlotte. “Un appuntamento virtuale non accorcia quel tempo, e c’è ancora la possibilità di rispondere alle domande, connettersi e affrontare le cure mediche in corso”.
La Reinke ha realizzato un nuovo studio randomizzato con più di 400 persone che erano state sottoposte ad appendicectomia laparoscopica o colecistectomia. Parte di queste persone, dopo l’operazione, poteva partecipare a visite virtuali, sostanzialmente tramite terminali connessi ad Internet, con i medici.
I ricercatori hanno preso in considerazione vari fattori per calcolare il tempo totale della visita.
Per confrontare il tempo della visita “di persona ” e quello della visita ” virtuale” i ricercatori hanno preso in considerazione, per esempio, il tempo trascorso al check in, l’attesa nella sala d’attesa e quello relativo alla dimissione dopo l’esame.[1]
I risultati mostravano chiaramente che il tempo per le visite faccia a faccia era più lungo di diversi minuti (in media 58 minuti contro 19 minuti) rispetto alle visite “virtuali”. Tuttavia, per quanto riguarda il tempo trascorso a colloquiare con il medico o con un membro del team che aveva effettuato l’operazione, esso non cambiava.
“Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che la quantità di tempo che i pazienti trascorrono con il membro dell’équipe chirurgica fosse la stessa, perché una delle principali preoccupazioni con le visite virtuali è che i pazienti si sentano disconnessi e che non abbia lo stesso valore”, spiega la Reinke.[1]