
Un’interessante scoperta su quello che potrebbe essere un efficiente metodo di contrasto al naturale declino della vista umana è stata fatta da un team di ricercatori dell’University College di Londra (UCL). I ricercatori, che hanno pubblicato uno studio su Scientific Reports, suggeriscono, in base ai risultati che hanno conseguito, che un’esposizione di circa tre minuti ad una luce rossa profonda ad onde lunghe effettuata durante il mattino può essere positiva per la vista, in particolare per quei soggetti per i quali il livello visivo è già in declino. Secondo i ricercatori l’esposizione alla luce rossa innesca un processo che vede la produzione di nuove cellule nei mitocondri della retina e ciò dovrebbe rallentare il declino visivo.[1]
L’esperimento su 20 soggetti sani
È da tempo che questo team di ricercatori sta cercando di capire gli effetti dell’esposizione alla luce rossa sulla vista e su questo argomento hanno già svolto alcuni studi basati su esperimenti su animali. In questo caso i ricercatori hanno analizzato l’effetto dell’esposizione mattutina alla luce rossa in 20 soggetti umani sani. I soggetti mostravano un miglioramento del 17% per quanto riguarda la visione del contrasto cromatico e in generale un miglioramento della visione dei colori dopo un’esposizione di tre minuti di luce rossa profonda sulla lunghezza d’onda dei 670 nanometri. Gli effetti duravano almeno una settimana. Il test eseguito di pomeriggio, invece, non produceva questi miglioramenti.[1]
Luce rossa profonda sembra migliorare calo della vista
Glen Jeffery, professore dell’Institute of Ophthalmology all’UCL, spiega che una singola esposizione alla luce rossa profonda alla lunghezza d’onda delle onde lunghe effettuata di mattino sembra migliorare in maniera significativa il calo della vista. Si tratta di un intervento relativamente semplice che però in futuro potrebbe avere un impatto molto importante sulla qualità della vita visto anche l’invecchiamento generale della popolazione globale.
Secondo i ricercatori si tratta di risultati che infondono speranze su un eventuale utilizzo futuro della luce rossa profonda per diverse terapie oculistiche e alcune di queste potrebbero essere realizzate anche a domicilio e a prezzi accessibili.[1]