
Dopo aver analizzato il cervello di vari pazienti che hanno subito un singolo trauma cranico da moderata a grave intensità, un gruppo di ricercatori dell’Imperial College di Londra ha visualizzato, per la prima volta, i “grovigli” proteici risultanti dallo stesso trauma e associati alla demenza.
Lo studio si è avvalso delle analisi di 21 pazienti che avevano subito un singolo trauma cranico almeno 18 anni prima, derivante principalmente da incidenti stradali.
Alcuni di questi pazienti mostravano nel cervello dei grumi di proteine denominati grovigli di tau.
Quest’ultima è una proteina che di solito fornisce una supporto strutturale alle cellule nervose del cervello facendo da “ponteggio”. Tuttavia quando le stesse cellule del cervello vengono danneggiate, ed è ciò che accade con una lesione alla testa, questa stessa proteina va a formare dei grumi e questa è la prima volta che sono visualizzati direttamente dagli scienziati in pazienti vivi, come specifica Nikos Gorgoraptis, autore principale dello studio.
Proprio Gorgoraptis, in merito a questi risultati, aggiunge: “Gli scienziati si rendono sempre più conto che le lesioni alla testa hanno un’eredità duratura nel cervello – e possono continuare a causare danni decenni dopo la lesione iniziale. Tuttavia, fino ad ora la maggior parte della ricerca si è concentrata sulle persone che hanno subito lesioni multiple alla testa, come pugili e giocatori di football americano. Questa è la prima volta che vediamo questi grovigli di proteine in pazienti che hanno subito una singola lesione alla testa”.