La vita, almeno quella che conosciamo, non potrebbe nascere o svilupparsi nella spessa atmosfera di Venere. Lo rileva un nuovo studio pubblicato su Nature Astronomy e ripreso dalla AFP. Secondo i ricercatori della Queen’s University di Belfast, infatti, non c’è abbastanza acqua nell’atmosfera venusiana affinché sia possibile la vita. Queste conclusioni arrivano dopo un periodo durante il quale ci sono state molte discussioni riguardo alla possibilità di vita su Venere, o meglio nella sua atmosfera, a seguito della scoperta di un sostanzioso livello di fosfina nell’atmosfera del pianeta, scoperta avvenuta a settembre dell’anno scorso e poi messa in dubbio da diversi altri team di scienziati.
Secondo il microbiologo John Hallsworth, della Queen’s University, neanche gli estremofili potrebbero sopravvivere nell’atmosfera venusiana. Gli estremofili sono quegli esemplari viventi, spesso microrganismi o comunque esseri di dimensioni limitate, che sulla Terra hanno dimostrato di poter vivere in condizioni al limite dell’impensabile. Ad esempio, nel 2017, lo stesso Hallsworth aveva scoperto un fungo che dimostra di poter sopravvivere con il 58,5% di umidità relativa, una delle condizioni più secche per le quali è stata misurata un’attività biologica. Anche da questa scoperta è nata, e poi è proseguita nel corso degli ultimi anni, la discussione, in seno al team, relativa alla possibilità che microrganismi o estremofili, così come quelli che abbiamo sulla Terra, potrebbero forse sopravvivere nell’atmosfera di Venere.
Tuttavia secondo lo scienziato e i colleghi la quantità di acqua che si trova nell’atmosfera del pianeta è troppo piccola e fa scendere il livello di umidità relativa allo 0,4%, davvero un livello troppo basso finché la vita possa sorgere o anche essere solo attiva.
I ricercatori hanno scoperto questo livello di umidità relativa analizzando i dati raccolti da sette sonde degli Stati Uniti e dell’Unione Sovietica inviate sul pianeta tra gli anni 70 gli anni 80.
I ricercatori non si sono limitati a Venere: hanno eseguito lo stesso tipo di analisi anche per quanto riguarda l’atmosfera di Giove e qui, cosa molto interessante, hanno invece trovato un livello di umidità che potrebbe supportare la vita, almeno in uno degli strati dell’atmosfera del pianeta, come spiega Chris McKay, un paleontologo della NASA che ha partecipato allo studio.
Naturalmente ciò non significa che sia probabile la vita nell’atmosfera di Giove ma solo che una delle tante condizioni e dei prerequisiti che debbono sussistere per far esistere la vita come la conosciamo esiste nell’atmosfera di questo pianeta.
Gli scienziati si dicono certi che le varie missioni previste su Venere per gli anni 2030 confermeranno i risultati raggiunti a questo studio. Tuttavia queste stesse sonde potrebbero trovare conferma in relazione alla teoria secondo cui, in un lontano passato, Venere era molto simile alla Terra.
I dati che le sonde raccoglieranno negli anni 2030 potrebbero inoltre aiutare a trovare una risposta a uno dei misteri più grandi riguardanti Venere: come era la sua atmosfera una volta e cosa le è successo con il passare del tempo?
Note e approfondimenti
- Water activity in Venus’s uninhabitable clouds and other planetary atmospheres | Nature Astronomy (IA) (DOI: 10.1038/s41550-021-01391-3)