
Un collegamento tra i livelli di vitamina C nel corpo e quelli della vitalità mentale nelle persone con un’età compresa tra i 20 e i 39 anni è stato scoperto da un team di ricercatori dell’Università Nazionale di Seul e di altri istituti di ricerca sudcoreani.[1] Lo studio è stato pubblicato sull’European Journal of Nutrition.[2]
I ricercatori hanno scoperto che livelli troppo bassi di vitamina C sembrano essere collegati ad un livello basso di “vitalità mentale” nelle persone giovani adulti, quelle con un’età compresa tra 20 e i 39 anni. Per “vitalità mentale” i ricercatori si riferiscono alla capacità di trovare una motivazione, ad esempio sul lavoro, alla capacità di concentrazione, alla capacità di attenzione e in generale alle capacità cognitive in quei compiti per i quali ci vuole un livello di attenzione prolungato.
I ricercatori hanno realizzato uno studio in doppio cieco su 46 persone sane i cui livelli di vitamina C risultavano inadeguati (< 50 μmol/L). I soggetti venivano divisi in due gruppi, al primo veniva fatto assumere una sostanza placebo mentre i componenti del secondo dovevano invece assumere 500 mg di vitamina C per due volte al giorno. L'esperimento durava quattro settimane. I ricercatori misuravano varie caratteristiche legate alla vitalità mentale tra cui il livello di affaticamento, quello di attenzione, l'impegno sul lavoro, l'autocontrollo, l'umore, lo stress, sintomi di depressione e ansia.I risultati suggerivano il collegamento tra la concentrazione sierica di vitamina C e il livello di attenzione. Notavano, inoltre, che l'integrazione della vitamina C poteva essere collegata ad un maggior assorbimento sul lavoro, con miglioramenti riguardanti la fatica mentale. Non si notavano collegamenti tra i livelli di vitamina C e l'umore. Nel paragrafo conclusivo dello studio i ricercatori riferiscono che la vitamina C può essere collegata ai livelli di vitalità mentale, della motivazione sul lavoro e della concentrazione dell'attenzione.