I cambiamenti climatici in corso si faranno sentire anche per quanto riguarda i voli aerei, civili e non, che dovranno affrontare nuovi rischi di gravi turbolenze. A dichiararlo è un nuovo studio condotto dall’Università di Reading. L’aumento delle turbolenze risulterà ancor più grave nel trentennio tra il 2050 e il 2080. Si tratta di turbolenze che causeranno non pochi danni agli stessi aeromobili nonché il ferimento delle persone a bordo e lo spostamento dei bagagli nelle cabine.
La ricerca è stata pubblicata su Geophysical Research Letters e si basa su una serie di simulazioni fatte con supercomputer della futura atmosfera e delle turbolenze dell’aria. La stessa ricerca lega l’aumento di queste turbolenze al cambiamento climatico in corso che produce una forte instabilità del vento ad alta quota.
Secondo Paul Williams, professore di scienze atmosferiche presso l’Università di Reading, lo scienziato che ha condotto la ricerca, “La turbolenza dell’aria sta aumentando in tutto il mondo, in tutte le stagioni e in molteplici altezze di crociera. Questo problema peggiorerà se il clima continuerà a cambiare. Il nostro studio mette in evidenza la necessità di sviluppare migliori previsioni delle turbolenze, che potrebbe permettere di ridurre il rischio di ferite ai passeggeri e i costi alle compagnie aeree”.
Le turbolenze, nonostante non possano essere così gravi da causare danni, per esempio, ai motori dell’aeromobil e quindi la caduta dell’aereo (almeno nella maggior parte dei casi), risultano però una delle cause principali del ferimento di centinaia di passeggeri ogni anno e una delle fonti di costo maggiori per le compagnie aeree, stimati in centinaia di milioni di dollari all’anno.