
Nel contesto della pandemia in corso, la COVID-19 causata dal coronavirus SARS-CoV-2, risulta importante non rinunciare troppo all’esercizio fisico nonostante l’aumento dell’autoisolamento, a volte imposto dalle stesse autorità, che di per sé limita le stesse opzioni di attività fisica.
Secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Università dell’Australia Meridionale, in collaborazione con altri istituti, può rivelarsi molto utile, in una situazione del genere, un’antica pratica che ha una storia millenaria: lo yoga.
Lo studio prende in considerazione lo yoga basato sul movimento che può migliorare non solo il corpo ma anche la salute mentale, in particolare per quelle persone che già soffrono di disturbi mentali o più semplicemente di solitudine e che potrebbero subire danni più grandi da una situazione di isolamento prolungato.
Secondo Jacinta Brinsley, la ricercatrice a capo dello studio, lo yoga basato sul movimento migliora i sintomi della depressione e in generale il livello di salute mentale per quelle persone che già soffrono di ansia, stress post-traumatico e depressione.
Ne consegue, idealmente, che lo stesso yoga basato sul movimento può essere prezioso anche in casi di isolamento forzato in casa: non è necessario uscire a fare jogging o recarsi in palestra per ottenere beneficio dal movimento fisico.
Per “yoga basato sul movimento”, i ricercatori si riferiscono a quelle sessioni di yoga in cui i partecipanti sono attivi fisicamente per almeno il 50% del tempo: sostanzialmente lo yoga che enfatizza il mantenimento delle posizioni e il movimento che si effettua per passare da una posizione all’altra.
La ricerca, basata sull’analisi dei 19 precedenti studi per un totale di 1080 partecipanti provenienti da sei paesi, è stata pubblicata sul British Journal of Sports Medicine.
Approfondimenti
- Effects of yoga on depressive symptoms in people with mental disorders: a systematic review and meta-analysis | British Journal of Sports Medicine (IA) (DOI: 10.1136/bjsports-2019-101242)