
Un ulteriore studio sottolinea gli aspetti positivi della pratica dello yoga. In questo caso i ricercatori, che hanno presentato i risultati della propria ricerca al Congresso ESC 2020.1, ritengono che lo yoga può favorire il miglioramento dei sintomi nei pazienti con cardiopatie, in particolare con fibrillazione atriale. Quest’ultimo può essere considerato il disturbo relativo al ritmo cardiaco più diffuso tanto che in Europa una persona di mezz’età su quattro a questa condizione.
Tra i sintomi ci sono un battito cardiaco accelerato o comunque irregolare, una certa mancanza di respiro, palpitazioni, dolore al torace, stanchezza e vertigini. Come spiega Naresh Sen dell’ospedale HG SMS, Jaipur, India, “i sintomi della fibrillazione atriale possono essere angoscianti. Vanno e vengono, causando ansia a molti pazienti e limitando la loro capacità di vivere una vita normale”.
Il ricercatore, con l’aiuto di colleghi, ha esaminato gli effetti dello yoga su 538 pazienti in un periodo compreso tra gli anni 2012 e 2017. I pazienti hanno effettuato sedute di yoga per 16 settimane a giorni alterni con varie posture e varie tecniche di respirazione (ogni seduta durava al massimo 30 minuti).
I sintomi risultati venivano registrati in un diario anche sulla base di questionari e alcuni dei pazienti possedevano anche un cardiofrequenzimetro per tenere sotto controllo il ritmo cardiaco.
Confrontando i risultati di questi periodi in cui avevano effettuato sedute yoga con periodi precedenti in cui non le avevano effettuate, i ricercatori scoprivano che durante il periodo yoga, quello di 16 settimane, i partecipanti all’esperimento mostravano dei miglioramenti generali. Ad esempio soffrivano in media di otto episodi collegati alla fibrillazione atriale rispetto alla media di 15 episodi del periodo in cui non avevano ancora fatto yoga. Anche la pressione sanguigna si rivelava migliore (11/6 mmHg) a seguito di una seduta yoga.
Secondo Sen si tratta di risultati che mostrano che lo yoga può essere benefico non solo per la salute mentale ma anche per quella fisica e, in particolare, per quelle persone che soffrono di fibrillazione atriale. Si potrebbe pensare di affiancare lo yoga, dunque, alle terapie tradizionali.