Zanzara Anopheles stephensi che trasporta malaria si sta diffondendo in Africa, scienziati preoccupati

Anopheles stephensi (credito: Centers for Disease Control and Prevention)

La diffusione della zanzara della specie Anopheles stephensi in Africa preoccupa gli scienziati secondo quanto riferiscono Shune Oliver e Jaishree Raman, due ricercatori del National Institute for Communicable Diseases, e Jaishree Raman, Sudafrica, in un articolo su The Conversation.[1]

Anopheles stephensi

La Anopheles stephensi è specie subtropicale predominante nel subcontinente indiano ma si è poi diffusa nell’Asia meridionale fino ad arrivare in Africa quando fu scoperta nel Corno d’Africa nel 2012. Questa diffusione in Africa preoccupa gli scienziati in quanto questa zanzara sarebbe “difficile da controllare”, come spiegano i ricercatori. Prospera benissimo nelle aree urbane e ad ora gli esseri umani. Appena trova una fonte d’acqua, anche molto piccola, come un banale contenitore, uno pneumatico abbandonato in strada e riempito dalla pioggia o un vaso per le piante, depone le sue uova. Queste uova possono poi sopravvivere anche senza acqua per lunghi periodi di tempo.

Punge sia all’esterno che all’interno degli edifici

La zanzara punge gli esseri viventi, compresi gli esseri umani, sia negli ambienti esterni che all’esterno, una cosa che le rende difficilmente contrastabile, ad esempio, con una rete per le zanzare. Questa zanzara può sopportare, inoltre, anche alti livelli di salinità, addirittura livelli paragonabili a quelli marini. È presente durante tutto l’anno nelle aree urbane, cosa che ne massimizza l’azione di vettore di agenti infettivi.

Può trasportare il parassita della malaria

La zanzara può trasportare il parassita della malaria tanto che già diversi programmi nazionali di controllo sono stati messi in atto da vari governi solo per contrastare questa specie di zanzara. Trasmette sia il Plasmodium falciparum che il Plasmodium vivax. Il problema è che questa zanzara è un vettore conosciuto della malaria nell’Asia meridionale. In Africa ci sono ambienti diversi, tipicamente più rurali, ed essendo una zanzara invasiva e relativamente nuova contrastarla è davvero impegnativo.

Risulta resistente a diversi insetticidi

Per ora questa versione “affricana” risulta resistente a diversi insetticidi e proprio per questo i due scienziati, autori dell’articolo, fanno appello ai vari governi africani affinché investano anche nell’educazione delle varie comunità su quali sono i metodi migliori per contrastare questo tipo di zanzara, da un migliore stoccaggio dell’acqua, molto più accorto, all’eliminazione di qualsiasi opportunità per la riproduzione.

Note e approfondimenti

  1. Mosquito species from Asia poses growing risk to Africa’s anti-malaria efforts
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