
Lo zucchero provoca dipendenza indipendentemente dal gusto dolce: è questo il riassunto, o comunque il dato più interessante, di uno studio apparso sull’American Journal of Physiology-Endocrinology and Metabolism.
I ricercatori hanno svolto degli esperimenti sui topi privi di segnalazione del gusto. Si tratta di topi da laboratorio modificati appositamente per non sentire il gusto degli alimenti ma che comunque sono caratterizzati ancora dalla presenza di recettori dolci nell’intestino. Questi topi modificati non sono capaci di trasferire le informazioni relative al gusto dalle papille gustative ai nervi del gusto.
I ricercatori scoprivano che questi topi dimostravano di avere una preferenza e di apprezzare lo zucchero anche se non potevano assaporarne la dolcezza. Ciò suggerisce che lo stesso zucchero può indurre la preferenza o finanche la dipendenza tramite altri meccanismi che non riguardano la sua proprietà di dolcezza.
I ricercatori scoprivano anche altre cose: i topi che non potevano metabolizzare il fruttosio non mostravano interesse per lo zucchero, tra cui saccarosio e sciroppo di mais con alto contenuto di fruttosio.
Infine ricercatori confermavano che anche i topi che non potevano sentire il gusto sviluppavano obesità sindrome metabolica se assumevano troppi zuccheri.
Questo, secondo i ricercatori, significa che gli zuccheri possono indurre questi stati patologici in maniera indipendente dalla loro caratteristica di dolcezza.
Secondo Miguel Lanaspa Garcia, uno degli autori dello studio, questi risultati suggeriscono che forse sarebbe d’uopo concentrarsi sulla fruttochinasi, un enzima che ha un ruolo nella metabolizzazione del fruttosio, onde contrastare la stessa sindrome metabolica indotta dallo zucchero o per ridurre l’appetito di una persona per lo stesso zucchero.
Approfondimenti
- Sugar causes obesity and metabolic syndrome in mice independently of sweet taste | American Journal of Physiology-Endocrinology and Metabolism (IA) (DOI: 10.1152/ajpendo.00529.2019)
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